Io sono qui,
dove il cuore immortale dell'universo
eternamente pulsa
e quieto scandisce il passo di Kronos,
qui dove tutto è distante,
dove non s'ode il tonfo incessante
di tristi e monotoni tamburi.
Sento il peso di un'illusione... che duri.
Anche se va avanti da troppo,
troppo tempo, la mia schiena resta dritta,
non v'è fatica, ne' una sola fitta
percorre le mie vertebre.
E allora ve ne prego,
lasciatemi godere del lento e cauto incedere
perchè questo è il mio limbo
ed è qui che voglio morir e diventar cenere.
Sappiate che io vivrò sempre così...
sulle ali di un miliardo di libellule,
come una corda che vibra a frequenza infinita
nell'oceano di suoni che chiamano "vita".