Cogli cardi
sui cigli della strada
arrossandoti le gambe
strofinate nei loro gambi
spinosi, ancor meno
taglienti di tua lingua
lacerante rapporti
facendo prevalere
una presuntuosa
misconosciuta misantropìa
ricercando un eremo, rifugio
nel quale dici di trovare pace
una pace che sempre ti sfugge
continuamente tormentata
da un'irrequieta fantasìa
traduttrice di tragedie
ridotte in misere farse