Appoggiò
il Suo arco divino
accanto
alla nostra colonna vertebrale
aspettando
le nostre frecce d'Amore
ma nessun vertebrato
incatenato ad una roccia
osò farsi divorare il fegato
dal quotidiano volo di una aquila reale
solo
un Nessuno
vittima colpevole di una strana epica odissea
conquistò un occhio ciclopico
traendo la forza
di tendere l'arco verso il cielo
attraversò in freccia
i sette anelli
delle sette asce oscure
colpendo
la stella di una colomba
Lei
cadde
aprendo
le Sue ali in luce
nelle fasce arcobaleno di una culla eterna