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[Senza titolo]

A cosa serve
lo pensiero fermar
su linda carta

e poi diffonderlo,
se nessuno lo legge?

 

l'autore Don Pompeo Mongiello ha riportato queste note sull'opera

Si riferisce alle mie ultime opere che non raggiungono un numero di letture soddisfacenti. Non scrivo solo per me stesso, altrimenti non l'avrei nemmeno pubblicate.


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7 commenti:

  • - Giama - il 23/02/2012 23:23
    stesse difficoltà di tylith...
    condivido il pensiero degli amici che mi hanno preceduto, ma anche il tuo: fa piacere essere commentati e ci rimaniamo male se ciò non avviene; per questo a me dispiace quando non ho la possibilità di commentare (per mancanza di tempo), tanto che preferisco scrivere meno per poter intervenire in queste pagine (proprio come in questo istante)...
    forza Don, io ci sono...
    Ciao ciao
  • tylith il 23/02/2012 22:37
    Ciao Don e ciao a tutti, per tutto il giorno ho cercato invano di connettermi al sito senza successo. Riesco solo ora ad avere accesso. Chissà se anche altri hanno avuto le mie stesse difficoltà? Se avessi potuto le tue poesie odierne non sarebbero certo passate inosservate da me, mi sarei di certo palesata. Sono d'accordo con i commenti lasciati da Vincenzo, Alessandro, Vincenza, Gabriella e Giacomo, ma penso che oggi molta gente non riuscisse davvero ad entrare nel sito, tutto quello che scrivete è vero, è bello, è profondo ma capisco il Don e sono d'accordo con lui, noi scriviamo mossi dalla nostra ispirazione e dalle nostre cause nobili o meno, ma il piacere che si prova quando il lettore attento commenta il nostro lavoro è davvero impagabile, inestimabile!
  • Anonimo il 23/02/2012 20:08
    Sono d'accordo con i quattro commenti che mi precedono: quello dell'amico Capitanucci poi è perfetto: l'attimo più bello è quello della creazione.
    Non a caso ho più di cinquanta racconti che non ho ancora pubblicato... ogni tanto me li rileggo. Ciaociao, don.
  • gabriella zafferoni sala il 23/02/2012 16:11
    per vestire con parole le gesta del pensiero
  • Anonimo il 23/02/2012 15:58
    Sono d'accordo con te. Però, penso che scriviamo soprattutto per un bisogno intimo dell'anima e, riuscendo ad esternare ciò che sentiamo, ci rende felici e sereni. Spesso i nostri sentimenti non sono compresi, perchè alcuni lettori sono attratti da altri argomenti e interessa poco ciò che scriviamo sul dolore umano, l'introspezione, la solitudine, i ricordi. Ma che importa? Amiamo scrivere e ciò ci rende felici. Michelangelo, quando creava i suoi magnifici capolavori, diceva: "Questo sol m'arde e questo m'innamora". E ancora: "Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie. Quello che veramente ami non ti sarà strappato.
    Quello che veramente ami è la tua vera eredità. Il mondo a chi appartiene, a me, a loro o a nessuno? Il resto è scorie.(Ezra Pound)
  • Alessandro il 23/02/2012 15:17
    L'importante è scrivere qualcosa che ci soddisfi. Poi conta chi legge, non quanti leggono. Intanto ci si accontenta di lasciare una traccia.
  • Vincenzo Capitanucci il 23/02/2012 11:16
    L'importante è scriverlo Don... l'attimo più bello è l'attimo della creazione... linda sé stessi... poi cadrà se il vento lo vuole sotto gli occhi di qualcuno...

    un caro saluto...

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