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Accordatore di sogni

Ricompensa ricompenserà
forse quando avrai gli occhi spenti
contemplando si contemplerà
la ricerca dei giorni contenti

Non sai quanto poi può fare male
la ricerca della perfezione
vegetando sembrerà banale
e ricerchi una tua direzione

Tronfio boriante,
lacrimando orgoglio inutile;
latte versato all'abile,
pauroso insegnator del nulla

Sono stanco accordator di sogni;
di non poter goder del tuo ricamo.
tu che di giorno in giorno fiera impugni
le mie apatie accontentando un t'amo

Questo fottuto dito accusatore,
stramaledico ogni mio difetto;
non riconosco, scarso pensatore
questo perfetto dentro l'imperfetto

 

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1 recensioni:

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  • tylith il 23/02/2012 23:43
    Mi è piaciuta davvero molto. Numerosi passaggi suonano come poesie già sentite, ma no per plagio s'intende, parlo di profondità. Ad esempio quando parli della ricerca della perfezione che a furia di cercarla uno si ferma e diventa banale e cerchi finalmente una tua direzione. Quando parli di uno stanco accordator di sogni mi fa venire in mente Pessoa, quando dice non sono niente non sarò mai niente ma dentro di me ho tutti i sogni del mondo, e tu cerchi di accordarli ed è una cosa difficilissima che stanca portando allo sfinimento facendoti accontentare di quello che ti viene dato quasi come uno "scarto" un "avanzo di cibo" e ti arrabbi perchè la tua perfezione non è riconosciuta dentro questo mondo duale imperfetto.

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