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Non finiscono mai gli STOP

Stai camminando magari con lo stereo alto,
canticchi sereno quando d'improvviso eccolo come un fulmine,
è il cartello che ti impone di fermarti e riflettere su tutto.
Io mi fermo e penso senza nessun freno.
Che bella giornata,
ogni giorno lo dovrebbe essere,
invece dello stop dovremmo incontrare un limite di velocità di vita
perchè la stiamo vivendo terribilmente così intensamente che la stiamo consumando troppo rapidamente;
invece eccolo quel maledetto segnale STOP!
Fino a qui è stato troppo bello ma adesso troppe strade,
troppe voci,
troppi protagonisti,
troppa confusione,
troppo o forse troppo poco
oppure cambiamenti improvvisi e poichè la vita è troppo breve per non viverla dignitosamente bene
bisogna essere dei giudatori civici ed affrontare il nostro ulteriore STOP senza alcuna paura e andare in una nuova direzione.
La nostra direzione segnale di una forza mai doma,
quella stessa forza che accende il nostro motore e ci permette di accellerare.
Adesso guardo nello specchietto retrovisore lo STOP è superato.

 

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2 commenti:

  • Gianni Spadavecchia il 16/07/2012 16:12
    Una poesia che invita a riflettere su tutto e sul senso della vita, su cosa di essa ne stiamo facendo. Complimenti, apprezzata molto!
  • Vincenzo Capitanucci il 01/05/2012 11:22
    Molto bella Francesco... troppo o forse troppo poco... l'importante è lasciarsi lo Stop alle spalle... e continuare al Top...

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