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Padroni

Padroni e dirigenti
come sconci serpenti
strisciano nella melma
del torbido ufficio.
Illusione chiamarli
uomini potenti
non sono che malinconici
ingranaggi inappagati.
Profitti e perdite
nella loro vita.
Non si discute.

 

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0 recensioni:

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14 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 09/02/2008 02:44
    Il finale mi ricorda una canzone di Brell... a casa di quella gente, Signori, non si parla... si conta..
    Bella... ciao Terry
  • augusto villa il 19/11/2007 16:48
    La poesia mi piace; rispetto ai dirigenti ( non lo sono) vorrei spezzare una lancia in loro favore: diciamo che purtroppo esiste sul nostro pianeta un considerevole numero di persone molto superficiali, che danno alle cose un valore "sbagliato".
    Quando il superficiale è un comune mortale nessuno se ne accorge oppure si tende a non dare importanza alla cosa... Se la persona superficiale è un dirigente, chiaramente la cosa cambia in quanto sta al timone di una nave...
    Siam tutti peccatori e i dirigenti in quanto tale hanno più tentazioni di noi comunissimi mortali...
    Conosco comunque dirigenti da abrogare e dirigenti che prima di licenziare qualcuno si premurano di trovargli un altro lavoro... Purtroppo viviamo in un mondo che è strapieno di gente "vuota".
    Ciaooo!!!!
  • terry Deleo il 22/08/2007 21:16
    Vittorio... mi stai massacrando... oltre a rallegrarmi...
  • rossella bisceglia il 16/06/2007 00:33
    malinconici ingranaggi inappagati: come hai fatto a descrivere così magistralmente "i padroni"? davvero dei versi veri ed efficaci, brava
  • Anonimo il 15/06/2007 12:41
    È bellissima. Ma lo sai, cara maria teresa, che noi sotto sotto discutiamo le loro misere perdite... Ti abbraccio. Nélida
  • sara rota il 14/06/2007 09:10
    Leggo una tua certa insoddisfazione lavorativa tra le righe, ma ti assicuro che non tutti i lavoratori o i capufficio sono così come li descrivi.
  • lory giacobbe il 13/06/2007 23:00
    Se non fossero cosi', non sarebbero quelli che sono. bella
  • roberto mestrone il 13/06/2007 22:09
    Amaro, ma spesso tristemente veritiero, ritratto di una certa classe dirigente che non sa guardare oltre gli schemi che le vengono imposti dalla professionalità acquisita.
    Brava Maria!
    Ro
  • Leonardo Colombi il 13/06/2007 21:55
    Ciao! Breve e pungente questo tuo testo. In parte concordo perchè l'esperienza lavorativa maturata mi ha insegnato a guardare con sospetto ai capi e a coloro che comandano.
    Anche se non sempre è così: ci sono comunque persone in gamba.
    Unica nota negativa del testo, secondo me, è il finale: non tanto per quanto esprimi ma per come è scritto.
    Alla prossima

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