In questo "unico" tramonto
cammino sulla spiaggia,
dove l'onda accarezza l'arenile.
Vado in direzione della Luna
all'orizzonte sorge
tra bianca spuma e sbiadita nuvola.
Addio giorno!
mi hai visto "guerriero"
nella tua luce risalta l'errore
di chi, in maniera sbagliata,
esalta l'essere razza superiore,
vive, decantando ai quattro venti
i propri pregi.
Eppure, proprio i miei discepoli,
mi hanno sfidato nell'arte della spada,
in breve combattimento, con pochi colpi,
le loro armi giacevano a terra.
Perché?, mi hanno chiesto,
sapendo tanta superiorità
hai accettato la fida?
In realtà, nella sfida, loro,
vogliono solo mantenere vivo il dialogo
per verificare fino a che punto,
in guerra, solo raccontata,
ho sviluppato l'abilità della vittoria.
Io "guerriero", ora mastro,
in passato ho affrontato battaglie
da dove, sempre, ho tratto insegnamento
molti di questi dolorosi
provocati dall'insistenza di una vittoria
troppo distruttiva nell'apparire
tanto da confondere il vinto con il vincitore.
Alla fine il sangue versato
si mescola, ha uno stesso colore,
mentre la "storia" è raccontata
con unica lingua da unica parte,
tanto che perfino "Dio" è coinvolto.
Tremate gente!,
"voi tutti "siete solo un mio sogno
elaborato in un fulgido inizio
suggellato da un bacio d'amore.
Tra poco fermerò il tempo
spegnendo l'universo
e il vostro ricordo.