Amo questa città di nebbie
sinuose sino al limite
di lampioni solitari.
Quando la sera distendo
i passi sul troppo calpestato
tappeto d'asfalto e cerco
nessuno all'infuori dei muri
sento voci vaganti rese distanti
in un mare di grigio biancastro
Sintetico, introspettivo, ma reale e vivo nel contempo.
Tutto cosi' ben descritto da poter essere impresso anche su tela,
un quadro d'autore scritto in pochi versi.
Il rumore, una strada, un uomo che cammina e dentro la nebbia nasconde se stesso e trova la pace surreale nel caos di una citta'. Occorre l'intima introspezione per ritrovare se stessi perduti tra le nebbie della vita.
Posso immaginarmi una città come Milano, che seppur avvolta da una fitta nebbia aveva e forse ha un fascino tutto suo, il resto è una conseguenza del giorno appena passato e la soddisfazione di poter finalmente riposare. Bella davvero.
4 commenti:
Anonimo il 13/03/2012 22:55
Anche io, benché nativo di una città dove la nebbia è rarissima, amo la nebbia. La trovo una metafora della vita. Camminare senza sapere dove si sta esattamente andando, cercare una meta con l'ansia di trovarla e il dubbio di fare la strada giusta. Bella, veramente ella
Molto bella questa descrizione di una serata nebbiosa. Ma cos'è questa stroria che solo Milano ha un fascino suo malgrado la nebbia? Casomai è vero il contrario. Milano con la nebbia è asfissiante in tutti i sensi. Per fortuna da circa dieci anni di nebbia ce n'è sempre di meno, almeno per noi padani. Complimenti per la poesia e saluti!
Anonimo il 08/03/2012 16:12
quasi fosse un velo... che aleggia dando una nota surreale...
bella la frase "nebbie sinuose sino al limite dei lampioni" dove la luce diviene pià calda e delicata all'avvicinarsi della bebbia... complimenti Ivano molto bella
Non so quale sia questa nebbiosa città ma sicuramente qualcuna del Nord Italia dove la bruma è solita fermarsi spesso...
Ma fanno pensare anche ad un che di romantico questi tuoi evocativi versi...