username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Giochi pericolosi

E come potevamo noi
accendere i nostri spenti volti.

Rideva la bella
vestita di nero
rideva in piedi
in un angolo a suo agio.

Era cessato il suono
della chitarra

i nostri luccicanti fili
erano stati falciati di netto
come fanno i rasoi
sopra spente vene.

Mentre rideva
la bella vestita di nero
rideva in piedi
in un angolo a suo agio.

E non un lacrima
solcava i nostri volti
non un pianto
non un lamento

volevamo dimostrare
che eravamo cresciuti

che non eravamo più mocciosi
che giocano a giochi pericolosi
e poi piangono se si sbucciano i ginocchi.

E come potevamo noi
accendere i nostri spenti volti.

Il sole era di nuovo tramontato
La notte presto ci avrebbe avvolto.

La vita è una giostra
che gira, gira
che lenta fa crash
con noi dentro.

Noi eterni mocciosi
che giocano a giochi pericolosi
e poi piangono se si sbucciano i ginocchi.

Mentre se la ride
la bella vestita di nero
se la ride in piedi
in un angolo a suo agio.

 

6
4 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • senzamaninbicicletta il 10/03/2012 12:57
    molto spirituale la ricerca di significato in un'infanzia infinita. La voglia di restare li a sbucciarsi i ginocchi perche questo vuol dire anche continuare a giocare specie quando "La vita è una giostra che gira, gira che lenta fa crash con noi dentro" non è sempre facile. Bravissimo una bella poesia
  • Raffaele Arena il 10/03/2012 12:34
    L'Autore, ancora una volta, ci regala una perla. Da codificare e anche semplice, a più piani di lettura, mistica e intrigante. Se non è poesia è sicuramente sensibilità vissuta sulla propria pelle, prima di essere uomo, che sarà. Piaciuta!

4 commenti:

  • concetta il 11/03/2012 16:42
    molto profonda, piaciuta, complimenti
  • loretta margherita citarei il 10/03/2012 16:57
    profonda, bella lirica complimenti
  • STEFANO ROSSI il 10/03/2012 12:40
    grazie mille Vito (che tra l'altro è da tempo che non ti sento ) e grazie caro Raffaele, sai cheper me, le tue opinioni, sono essenziali. un abbraccio
  • Anonimo il 10/03/2012 12:34
    Mi piace l'incipit quasimodiano Poi, criptica rimane l'identità della bella vestita di nero, forse è la Vita?? Che se ne sta in disparte mentre noi ci limitiamo a giocare, sfiorando la profondità delle cose, per paura di farci male? Eppure, se piangiamo per delle ginocchia sbucciate, cosa facciamo se ci facciamo davvero male? Bella

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0