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Stralci

scrivi Corsaro!
per i sordomuti e per i ciechi
per quelli che
non vogliono sentire
quelli che
non vogliono vedere

che non vogliono
dover decidere

e che tanto meno osano
alzar la voce o
anche solo parlare
contro l'edonismo del potere
- stereotipi del consumo -
della nuova borghesia

figlia rinnegata di una chiesa
ormai sconfitta dal tempo
e dal suo stesso male che
genera i mostri e l'appiattimento
culturale d'una politica alienante e

che alle nove della sera
mette tutti a letto
dopo carosello e la preghierina
affinché sia tutto uguale a oggi
anche domattina

 

l'autore senzamaninbicicletta ha riportato queste note sull'opera

a pier paolo pasolini


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9 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 11/03/2012 07:23
    Ottima poesia, dove tutto è centrato e misurato, a cominciare dalla splendida esortazione iniziale. Corsaro è il termine esatto per parlare di Pasolini, che pur mantenendo una irriducibile autonomia non fece mai il passo decisivo verso l'eresia, quindi corsaro, e non pirata, è la definizione centrata. Centrata anche l'influenza che la chiesa ebbe sulla borghesia di allora, influenza peraltro reciproca di cui anche la chiesa stessa secondo me soffrì, così come l'influenza di una capziosa interpretazione dell'altra chiesa, quella ideologica social comunista, ebbe sulla generazione seguente. E dalla quale già allora Pasolini aveva cominciato a prendere le distanze. Tornando alla poesia mi sembra un mirabile esempio di apprezzamento e ammirazione che non sconfina mai nell'adorazione, e un altrettanto mirabile esempio di critica sociale anche aspra che non deborda in odio di classe. Una sola cosa mi lascia perplesso: quel rinnegata riferito alla borghesia del tempo. Non mi sembra che la chiesa l'abbia rinnegata, non allora almeno. Comunque complimenti per l'opera in sè e per gli spunti di discussione che potrà aprire.

9 commenti:

  • mauri huis il 11/03/2012 07:32
    Dunque: l'anonimo della prima recensione sono io: Maurihuis. Ciao Sergio
  • Teresa Tripodi il 10/03/2012 19:16
    E scrivi Corsaro... sai già Manì quato io apprezzi questo pezzo e la significante dedica proposta... che sia il diverso e l'anticonformismo che accompagni questa meravigliosa dedica:-*
  • mariateresa morry il 10/03/2012 17:45
    No, Loretta, scusa se mi permetto... non erano tempi di profonda ignoranza, stavamo a cavallo tra il 68 e i primi anni '70. il Paese era in una grande evoluzione di pensiero, c'era un fermento inimmaginabile... Purtroppo a me pare che ADESSo ci sia una grande ignoranza di ritorno... D'altronde sono tempi che ho vissuto e che ricordo anche se ero ragazza.
  • loretta margherita citarei il 10/03/2012 16:54
    erano tempi difficili, tempi di profonda ignoranza, di lui ricordo il film il vangelo secondo matteo, mamma roma etc etc, penso che tu non sei anticlericale, ma che sottolinei invece il non consono comportamento che la chiesa tiene in questi nostri tempi, poco temporale e molto politico, bella poesia
  • Anonimo il 10/03/2012 13:53
    Ci deve essere qualche cosa che nn funziona... tre volte il mio commento e pure come Anonimo... comunque l'ho scritto io, Morry
  • Anonimo il 10/03/2012 13:53
    Ci deve essere qualche cosa che nn funziona... tre volte il mio commento e pure come Anonimo... comunque l'ho scritto io, Morry
  • Anonimo il 10/03/2012 13:48
    Ehhh me lo ricordo bene PPP quando scriveva sul Corriere della sera o veniva in TV ( bianco e nero) a confrontarsi con Moravia o con Cassola ( chi parla oramai di Cassola? un grande ignorato). Certo scuoteva le coscienze, che in quegli anni, comincio a credere, malgrado tutto, fossero più pronte a recepire di quelle di oggi. Forse hai ragione tu Senza, in quegli anni la borghesia era più delineata nei suoi difetti e limiti capitali, ma oggi che non ci sono più classi in senso stretto? Temo che persino un fustigatore come PPP ( che poi aveva una sua deriva conservatrice, non ti credere, una bellissima deriva a me cara) sarebbe in difficoltà, vista l'assenza di morale e lui era un grande moralista.
    Apprezzo la tua poesia perchè mi scatena il ricordo di quei tempi. Ununico appunto: tu sei sempre fondamentalmente anticlericale, ne prendo atto, però mi sembra che oggi l'appiattimento mentale e ideale venga davvero da altri più perfidi poli... Ho apprezzato molto quello che hai scritto.
  • Anonimo il 10/03/2012 13:48
    Ehhh me lo ricordo bene PPP quando scriveva sul Corriere della sera o veniva in TV ( bianco e nero) a confrontarsi con Moravia o con Cassola ( chi parla oramai di Cassola? un grande ignorato). Certo scuoteva le coscienze, che in quegli anni, comincio a credere, malgrado tutto, fossero più pronte a recepire di quelle di oggi. Forse hai ragione tu Senza, in quegli anni la borghesia era più delineata nei suoi difetti e limiti capitali, ma oggi che non ci sono più classi in senso stretto? Temo che persino un fustigatore come PPP ( che poi aveva una sua deriva conservatrice, non ti credere, una bellissima deriva a me cara) sarebbe in difficoltà, vista l'assenza di morale e lui era un grande moralista.
    Apprezzo la tua poesia perchè mi scatena il ricordo di quei tempi. Ununico appunto: tu sei sempre fondamentalmente anticlericale, ne prendo atto, però mi sembra che oggi l'appiattimento mentale e ideale venga davvero da altri più perfidi poli... Ho apprezzato molto quello che hai scritto.
  • Anonimo il 10/03/2012 13:48
    Ehhh me lo ricordo bene PPP quando scriveva sul Corriere della sera o veniva in TV ( bianco e nero) a confrontarsi con Moravia o con Cassola ( chi parla oramai di Cassola? un grande ignorato). Certo scuoteva le coscienze, che in quegli anni, comincio a credere, malgrado tutto, fossero più pronte a recepire di quelle di oggi. Forse hai ragione tu Senza, in quegli anni la borghesia era più delineata nei suoi difetti e limiti capitali, ma oggi che non ci sono più classi in senso stretto? Temo che persino un fustigatore come PPP ( che poi aveva una sua deriva conservatrice, non ti credere, una bellissima deriva a me cara) sarebbe in difficoltà, vista l'assenza di morale e lui era un grande moralista.
    Apprezzo la tua poesia perchè mi scatena il ricordo di quei tempi. Ununico appunto: tu sei sempre fondamentalmente anticlericale, ne prendo atto, però mi sembra che oggi l'appiattimento mentale e ideale venga davvero da altri più perfidi poli... Ho apprezzato molto quello che hai scritto.

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