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Autoritratto

Se dovessi descrivermi sarebbe davvero difficoltoso.
Non sono un grande pittore, anzi sono negato in ciò.
Ma ci proverò ugualmente...
Ho due puntini marroni al posto degli occhi, che si illuminano coi raggi del sole.
A volte si incantano di fronte ai pensieri che vivono nel tempo;
un tempo che scorre facendo rumore nelle mie orecchie oramai sensibili al dolore...
La mia bocca è il centro delle mie attenzioni.
A volte mi stupisco facendo discorsi da grandissimo intellettuale;
e non vi nascondo che mi fa gasare, ve lo dico come ragazzo...
Con voi sono sempre il più sincero possibile.
Il mio viso è diverso da tutti gli altri.
I miei occhi sono svegli anche nel buio della notte;
vispe le mie orecchie nell'ascoltare la voce del silenzio...
Odo la paura di cadere nella clessidra della tristezza.
Autoritratto, niente altro che il parere che abbiamo di noi stessi.
Sono un 17enne diverso dalla folla;è la massa che mi segue...
Io sono me stesso, quello che è cresciuto col vento contro
remando sul fiume del Purgatorio.
Sono un punto grigio tra punti bianchi e neri.

 

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6 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 12/03/2012 15:35
    Ci vuole coraggio per dipingere il più fedelmente possibile se stessi, ho l'impressione che tu ci sei riuscito e molto bene direi.
  • Ettore Vita il 11/03/2012 18:32
    Carissimo Gianni,
    leggo con piacere questa tua confessione in versi. È una confessione sincera, trasuda orgoglio e tristezza di chi ha conosciuto il fiume del Purgatorio e di chi ha orecchie sensibili al dolore.
    Conoscere se stessi non è un punto di arrivo, ma un cammino incessante verso un punto che sempre più si allontana.

    Non è l'abilità di pittore che manca, ma la conoscenza.
    I giovani fanno discorsi da intellettuali e si sentono già grandi. Ma a me piaceva ascoltare i contadini e la gente del popolo; lo faccio ancora. È molto più saggia e sincera.
    I discorsi più veri e i più profondi sono quelli più semplici. Non ti inorgoglire dei discorsi dei dotti.

    Un'altra cosa. Se sali le scale di una metropolitana, ti accorgi che tutti sono diversi, tutti si credono diversi nei loro pensieri, eppure tutti insieme formano la massa.
    Noi dobbiamo tendere ad essere noi stessi, ma l'ambiente, la storia, la cultura ci condizionano, ci fanno essere quelli che siamo. Noi vestiamo così perchè viviamo in questo tempo. Non crederti mai superiore, la massa non ti viene dietro. Nella vita ci vuole equilibrio, dignità, ma anche umiltà e spirito di adattamento. Complimenti per la poesia e la tua maturità.

6 commenti:

  • Alessandro il 12/03/2012 23:22
    Una descrizione fedele della propria imperfezione. Siamo tutti punti grigi, fatti di pregi e difetti in una tumultuosa coesistenza. Piaciuta
  • vasily biserov il 11/03/2012 17:25
    bravissimo! sii sempre diverso e domina le folle, oppure, in modo più sincero, sii sempre té stesso!!
  • loretta margherita citarei il 11/03/2012 15:57
    molto apprezzata complimenti
  • karen tognini il 11/03/2012 13:48
    non è facile descriversi... ma tu sicuramente sei un ragazzo sincero.. sensibile... diverso dal gregge...
  • Ugo Mastrogiovanni il 11/03/2012 11:46
    • Descriversi è gravoso per tutti, molto di più per un diciassettenne, ma decisamente ammirevole. Molto poetici e delicati quei due "puntini marroni al posto degli occhi" e l'incantarsi a pensare non è da tutti, specie se il pensare si fa ponderare, per diventare rumore quando ci si accorge che il mondo circostante non è proprio quello che si immagina. I discorsi da intellettuale non stupiscono, anzi sono molto apprezzati. Ammiratissima è la sincerità, non comune nell'età giovanile ed è musica "ascoltare la voce del silenzio" non come quella di una discoteca. L'uso di una terminologia genuina e attuale, premiano la spontaneità dl lavoro. In questi versi c'è da sottolineare il piacere di comunicare di chi scrive e le similitudini, giusto retaggio dei suoi studi, realizzano un carattere serio e responsabile.
  • Vincenzo Capitanucci il 11/03/2012 02:46
    Incantevole Gianni.. un Autoritratto d'Autore..

    Io sono me stesso, quello che è cresciuto col vento contro...

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