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Maledetta Vermicino per non dimenticare Alfredino

Ti odo, gioventù lacrimante
che incompiuta rantoli,
tra le fauci di quel pozzo,
che sequestrò per sempre i miei respiri,
bimbo che coccolava ancora acerbo,
sogni incandescenti e deformi,
e disegnava con i suoi occhi corallo,
sentieri di compiutezza,
per donare loro
il senso del cammino e del destino.
Ma quel giorno il gioco
traditore scelse di condurmi,
dove la morte, subdola e mascherata,
mi attendeva per consumare
il suo nuovo sanguinante pasto
di insensatezza e ineluttabilità;
Vermicino era intrappolata,
in un lago di silenzio irreale,
e stava intanto per incenerirsi
il mio esiguo cammino umano,
nella bocca color serpente,
di un profondo pozzo artesiano;
spiegare non so nè mai saprò,
la lacerazione di quell'urlare,
più forte di tutti i dolori,
nel voler riemergere
ma non riuscire più a venire fuori;
udivano forse le mie orecchie,
con la dolcezza di tutti i bambini,
gli inviti ai soccorritori,
del mitico presidente Pertini,
che tutta notte trascorse in quel luogo,
dove la morte volle abbracciarmi,
sfidando il sonno
con la tenerezza e la speranza di un nonno.
Grazie, presidente,
grazie a tutta la gente che sperò,
che solo potei vedere cadavere,
quando la mia anima sottrassero,
ormai inerte e statica,
ai morsi maledetti
di quella falda freatica.
Mi chiamo Rampi, Rampi Alfredino,
e in un frammento di maledizione,
ho visto consumarsi il mio destino,
senza neppure potergli dare un nome,
o immortalarlo nelle note di una canzone.
Non temere, diletta mamma Franca,
nella notte tenebrosa
sono sempre l'angelo che ti affianca,
da quella bara bianca ho vinto la morte,
ora ho per amico Dio,
e insegnerò alla tua vita,
a essere sempre forte.

 

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6 commenti:

  • Silvia De Angelis il 12/03/2012 21:25
    Doloroso e indimenticabile dramma che abbiamo vissuto tutti minuto per minuto, nella sua drammaticità...
    Un pensiero profondo e dovuto in bei versi poetici
  • cristiano comelli il 12/03/2012 21:21
    Grazie a tutti, se solo le mie povere parole servissero a dare un nuovo respiro ad Alfredino. Ricordo due particolari di quella tragedia che mi scosse nel profondo nonostante fossi piccolo; le urla che si udirono dal fondo del pozzo testimoniavano purtroppo l'impotenza dell'uomo a vincere sulla maledizione che il destino aveva riservato al povero piccolo, ricordo la presenza costante di un uomo il cui ricordo, per mille motivi, mi commuove ed era l'amatissimo (e per me finora ineguagliato nel suo ruolo) presidente della Repubblica, Sandro Pertini che non smise un momento di essere presente e non certo per ragioni istituzionali ma per quel cuore che possedeva smisuratamente. Grazie, caro Nonno Sandro, ti porto sempre nel cuore anche per questo. Il secondo ricordo è la compostezza, la dignità con cui mamma Franca Rampi, con un dolore indescrivibile e incomprimibile nel cuore, visse quella tragedia. Spero che gli anni le abbiano regalato ancora il suo Alfredino in una presenza sotto forma diversa, ma sempre comunque presenza. Cordialità a tutti e una preghiera per Alfredino.
  • Anonimo il 12/03/2012 20:44
    Ricordo perfettamente quei momenti per averli vissuti insieme a molti altri.
    La tua poesia lascia aperta la porta alla speranza dovuta alla fede, che io condivido, ma non posso fare a meno di riflettere sul fatto, non tanto come un caso ineluttabile, ma come qualcosa che lascia intravedere la povertà dell'uomo, il pensare a se stesso non ponendosi il problema dell'altro e di quanto la nostra incuria puà provocare, unitamente al fatto che il progresso non sempre ci dà i mezzi necessari per risolvere qualsiasi situazione. Sono i nostri limiti.
    Cordialità e complimenti!
  • Anonimo il 12/03/2012 20:27
    Mai potrò dimenticare quel terribile incubo, avevo seguito tutta la storia con molta ansia.

    Bravo Cristiano e grazie per avercelo ricordato.
  • loretta margherita citarei il 12/03/2012 20:12
    fu una tragedia che coinvolse tutta l'italia, lo ricordo come fosse ieri, bravo cristiano
  • karen tognini il 12/03/2012 19:54
    Ricordo benissimo.. un incubo vissuto in diretta...
    ero giovane.. ma il cuore mi si riempi' di lacrime...

    Un ricordo doloroso di cronaca terribile...
    bravo Cristiano.. grazie...

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