Nego ogni riparo
alle rare vittime
di mia battente tempesta,
perché rifugio è l'occhio del ciclone,
dove più picchia caldo lo schiaffo della mia attenzione
e ferita è occasione per un bocciolo di sole
ilare espiazione,
florido tempo seme d'emozione.
Mai trovarsi sotto una tempesta così. O forse meno male, per lo meno l'autore pone l'attenzione con il suo sentire emozionale, con la sua capacità lirica, con uno schiaffo che ti sveglia! Evviva! Piaciuta.
1 commenti:
Anonimo il 18/03/2012 16:34
Ci sono percorsi alternativi e, a volte, trovarsi nel bel mezzo dell'occhio del ciclone, una vista rara ai più, permette allo sguardo di spaziare e comprendere cose nuove. In quell'istante di calma, il cielo appare azzurro e il sole vede solo te... signore delle tempeste. Dopo questo, tutto fa meno paura. Guardare da punti diversi può solo arricchire chi lo merita!
MG - Anna Rita Iotti