Il tuo occhio é perso
nella mutezza e nel sospiro
nel ripercorrere vie strette di pietra
coi piedi nudi e bagnati di pioggia
All'imbrunire d'un pensiero
svolgi il ricordo dal suo bozzolo
dove impiegasti negli anni
le corse
e le risa
dove il tuo sguardo
fermò lacrime
tra ulivi e tramonti
Sento in me il respiro
che regali al mistero del vivere
come ogni uomo che non conosca
la sua sorte
ed ogni essere che popola il suo tempo
Pregare e tenere stretta una speranza
è stato
è e sarà
il filo conduttore di un esistere
e crepitare come stoppia al fuoco
e danzare al vento come onda di sale
Nella inutile frenesia del guadagnarsi un nome
esseri spenti s'illudono d'accendersi
ma tu che non hai mai svenduto il tuo
illumini il buio di un cammino senza tracce
Ciò che ora conta in questo nuovo semicerchio
è la presenza reale dell'amore
che unisce pane
arte e verità nel semplice
come il percorso lento di un fiore
che si apre
al sole