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Il coccio homo

L'homo a lo Assoluto,
mortale essendo,
non appartiene;
e per questa Valle
di lacrime e dolori,
ma anche di gioie e amore
erra;
fin quando
cenere com'era
non ridiviene.

 

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 14/03/2012 11:27
    Rimembrare passi biblici e gridar a lo monno che il nostro domani terreno è cenere... è ricordare al "Coccio Homo" che indossare vestige del male oggi... sarà niente al fermo orologio del dì (a venire), a noi oscuro... Eloquente il Tuo verso e chiaro... il Tuo messaggio!!!

10 commenti:

  • Enrico Ravetta il 15/03/2012 22:51
    Molto piaciuta! mi è piaciuto l'uso di verbi impersonali che danno un'idea di scorrimento temporale sotto il piano della poesia.
  • tylith il 14/03/2012 23:35
    Pur parlando di morte, perchè io ci vedo la vita?
  • stella luce il 14/03/2012 21:57
    spesso l'uomo si dimentica di essere mortale... ed erra in questo mondo come se mai dovesse finire...
  • loretta margherita citarei il 14/03/2012 20:09
    molto logica complimenti
  • Anonimo il 14/03/2012 15:38
    Stilisticamente apprezzata. Era da un po' che non ti leggevo e devo dire che ti trovo ancor più raffinato. Molto bene!
  • karen tognini il 14/03/2012 12:05
    Mah... sono molto terrena... chissa'.. lo sapremo solo morendo...

    bravo... nel tuo genere sei unico...
  • Vincenza il 14/03/2012 11:46
    Il tuo poetare è unico e ammaliante... complimenti
  • Vincenzo Capitanucci il 14/03/2012 11:36
    Sai Don... io penso in Assoluto... che ritorni ad essere luce...
  • Anonimo il 14/03/2012 11:32
    Pessimistica verità, più o meno condivisibile. Bella ed incisiva

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