Immobile, seduto sull'orlo del nulla
guardo l'ora che passa
mentre l'ombra offusca il giorno.
La vita sfugge
nel lento girare del mondo
con l'ombra il vuoto entra,
freddo compagno del tempo.
Infinito è il limite
dove può arrivare il pensiero
si spinge oltre i buio
il nulla, oltre il tempo,
poi,
ritorna nella luce dei giorni felici.
Corro sul verde colle profumato dai gelsi
fremito di vita vicino a lei avvolta d'amore,
regina del cuore della terra,
delicata, pallida come raggio di luna,
evanescente è il sorriso,
dolce melodia la sua voce,
mentre culla il sonno del bimbo,
beato dorme sul seno dorato.
D'improvviso mi ritrovo bambino,
bianco foglio dove ho scritto
inno infinito alla vita,
fiamma da vestale nutrita
perenne luce che brilla nel buio.