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La danza dei sensi

Dune di sabbia
si susseguono
su una spiaggia
di fine inverno.

Un falò arde in lontananza
odor di pino frammisto a quello di salsedine
inebria i sensi miei.

Impronte di un gabbiano
si susseguono sulla battigia,
una barca arenata alla riva.

Tutt'intorno il silenzio,
solo il fruscio del vento
e il ritmico moto delle onde.

 

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6 commenti     6 recensioni    

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6 recensioni:

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  • Giuseppe Pennella il 28/01/2014 21:34
    Chiudo gli occhi e mi immergo nella descrizione di questa bella poesia.
  • Sergio Basciu il 28/01/2014 21:22
    Secondo me la chiave di lettura sta nel titolo...è una pausa in cui accogliere in modo rilassato e intenso stimoli sensoriali a cui si è spesso indifferenti... una struttura semplice, scorrevole ma accattivante...
  • Anonimo il 22/03/2012 19:08
    Per quel che può valere il mio giudizio, sei in una fase di maturazione. Anche se quel "miei" mi pare stridente in coda di verso.
    Un saluto.
  • Ezio Grieco il 22/03/2012 18:56
    .. ti vedo, sulla spiaggia, in un tramonto di inverno.
    Ti vedo, mentre osservi, con l'occhio del poeta, l'incanto che solo il mare può regalare.
    Bella e letta con piacere.
    cl
  • cristiano comelli il 22/03/2012 18:30
    Una poesia di buona levatura che suscita non poche suggestioni. Intanto in quel falò in lontananza ci vedrei benone l'elemento della luce del nostro futuro, qualcosa che suscita in noi un richiamo continuo e incessante a cercare e cercarci sempre più. Verso il futuro ci voliamo, e come? Naturalmente sulle ali di un gabbiano, illuminato appunto da quella luce di fuoco. E perchè poi non vedere nelle impronte del gabbiano quanto di amore riusciamo a lasciare in chi incontriamo per via? Impronte indelebili, appunto. Complimenti e cordialità.
  • Rossana Russo il 22/03/2012 10:19
    Il paradiso *_* l'hai descritto in modo impeccabile
    Bellissima poesia, complimenti

6 commenti:

  • Sergio Basciu il 28/01/2014 21:32
    Leggo solo ora la tua precisazione Federica. In effetti può essere una metafora dell'animo, per così dire, rannicchiato nella malinconia (insomma la prima lettura era sbagliata)
  • Salvatore Maucieri il 22/03/2012 19:22
    Bella opera. Splendido il finale. Molto piaciuta. Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooo
  • Anonimo il 22/03/2012 18:32
    Allora sei stata brava Federica
  • Federica Cavalera il 22/03/2012 18:24
    infatti non avevo l'intenzione di fare una descrizione puramente paesaggistica che prendesse il volo ma che rappresentasse un luogo quasi desolato, fermo, immutato quasi surreale, come il mio stato d'animo che c'è dietro le quinte di quei versi.
  • Anonimo il 22/03/2012 16:11
    Non male Federica, anche se la tua decrizione paesaggiastica, per quanto suggestiva, non riesce a prendere il volo, sa di purgatorio, più che di paradiso, ma non male
  • Rocco Michele LETTINI il 22/03/2012 11:14
    Bellissima la terzina di chiusura...

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