mesto il cielo
appare
senza le rondini a volare.
Ancor non son giunte
a rallegrare l'azzurra volta
ne s'ode il lieto garrire.
E quando finalmente
ricompaiono, esiguo
è il loro numero,
ogni anno ritornano
sempre meno.
Dicono che
sono in via
d'estinzione...
avanza il cemento,
togliendo spazio al verde
più non trovano
nutrimento.
Rattristata trovo sollievo
nel ricordo,
rivedendomi bambina,
quando il loro svolazzare
mi riempiva il cuore
con la speranza
di giorni di sole,
in quelle estati
passate a correre
nei campi in fiore.
Per me eran sorelle,
fate di un mondo incantato,
in quei voli obliqui
si riflettevan gli acerbi sogni.
Or che sono donna,
volgo il pensiero in pena
a chi dopo di me sarà
che forse mai godrà
nel vederle volare.
Quale canto di primavera,
la poesia della natura
scriverà,
se la rondine
più al nido tornerà,
se più l'allegro
garrire, s'udrà?