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Ricorda che siamo passeggeri

Ricorda che siamo passeggeri,
e come tali ci dobbiamo chiamare.
Come lacrime amare,
fedeli ai vetri del finestrino,
scivoliamo lungo la nostra strada,
le code di paglia bagnate dalla pioggia;
nascondiamo le nostre paure come fanno gli angeli,
i volti ardenti sulle rughe profonde
le dita insicure, immobili come il pensiero
proteggiamo il desiderio di sicurezza
con l'esultanza del treno.

 

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4 commenti:

  • denny red. il 26/03/2012 19:19
    Ottima!
    Ricorda che.. che
    come lacrime.. vetri..
    volti.. treni..
    angeli..
    Ben Scritta! Tinie Brava!

  • Evelyn Di Maio il 26/03/2012 16:37
    E quante emozioni lungo quel viaggio. "i volti Ardenti sulle rughe profonde..." par quasi di vederli questi angeli.
  • Ada Piras il 26/03/2012 15:57
    Vero.. passeggeri di un treno... molto bella
  • vincent corbo il 26/03/2012 14:26
    Le tue poesie sono come sassi levigati e screziati, accarezzano il lettore.

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