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Nel parco dell'anima

Troppe cose restano oscure
anche quando il giorno
splende di colori
che a pensarci
si ritorna bambini
quando il lamento della morte
era un suono strano
in cima alla collina

troppi giorni odorano
di ricordi belli, aridi, insicuri
che sostengono il cuore
quando la felicità
è una passeggiata umida
nel parco dell'anima.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Gianni Spadavecchia il 28/03/2012 17:20
    Rispecchia il viso dell'anima nei giorni d'autunno e nei giorni ricchi di colore.

2 commenti:

  • mauri huis il 11/04/2012 16:16
    M'accordo a ciò che scrvono Vito e Gianni. complimenti.
  • Anonimo il 27/03/2012 09:52
    Molto rarefatta e intima questa tua lirica, in cui - se la memoria non m'inganna - ritorna il tema a te caro dell'infanzia, vista come il periodo della vita in cui si è inconsapevoli e non si teme la morte.. Man mano che si cresce la felicità non risiede più nel futuro che ci attende, ma nel passato che si è irrimediabilmente perduto, un pensiero molto profondo. Bravo Vincenzo, mi è piaciuta molto!

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