Sembro immobile sulla stessa mattonella e invece non lo sono.
I passi, non tutti percepibili ad orecchio, sono forti,
ogni giorno vincono i timori;
le paure si fan beffe degli incubi che urlano al cielo.
Ogni passo sembra scandito da un metronomo...
Piango l'ira, spacco il tempo, uccido la polvere,
mi schianto su un enorme muro di onde.
Strane sensazioni, un vuoto illuminato da un tuono.
Mi trovo in un tunnel dove posso solo andare avanti...
Fermarmi non è lecito per un essere come me;
mangio, dormo, bevo, vivo,
ma la mia esistenza è fatta per pensare.