Questo mondo mi sta stretto
come mille fogli sparsi al vento,
i miei pensieri vagano in questo luogo
di sogni che giungono dall'aldilà.
Ho svuotato quel cassetto,
cigolava ed era vecchio.
Adesso non c'è più niente,
via i quaderni, i libri e la mente.
Sono soltanto un quadro bianco,
in attesa dell'inizio o della fine.
Uccidimi, fallo ora. Basta, è finita.
Non guarderò più quello che non c'è,
non c'è più niente ormai.
Costruisco castelli di sabbia,
che si sgretolano tra le mie mani
confondendosi col mare nero
che c'è laggiù. E io in quel mare nuoto,
da un paio di giorni, ora sono vuoto.
Perduto come un pesce rosso fuori dal
suo acquario di cristallo. E tu dove sei?
Sparisci come una figura lontana all'orizzonte,
una barca a vela nel silenzio della notte.
E io sono ancora quì sulla spiaggia.
Uccidimi, fallo ora. Basta è finita.
Quella che vivo non è più vita,
oramai mi sono stancato.
Ogni mio tentativo è un inutile ricerca
di tappare i buchi di questa barca. E ormai
non posso più seguirti. E mentre tu sali su
io sprofondo sempre più giu.
Dormo ogni notte su quel mio grigio letto,
e mi giro e mi rigiro come un matto
cercando la pace che non c'è.
Oramai il mio respiro si è accelerato,
insieme al battito di quel cuore lacerato
e tutto sprofonda giù, giù, sempre più.
Uccidimi, fallo ora. Basta è finita.
Non ho più voglia di continuare questa farsa,
dammi il veleno e lasciami morire.
Io sono come le falene, nere nella notte
si confondono con le stelle. E cercano la luce
che non c'è. Sono come un pianoforte rotto,
con i suoi tasti mostra melodie inesatte.
E allora smetterò. Il mio suono sarà forte,
come l'ultimo che attraverserà le porte
di questo luogo invisibile. Che ormai
io ho perduto, come se non ci fosse più.
E ormai smetto, di cercare quello che non c'è
perchè vivo senza sole. E la mia luna dov'è ?