Non i tuoi occhi
nei miei a scavare,
che schiusi e vibranti
stanno il silenzio a impiombare
Il sordo contemplare
il crepitar di palpebre non sente,
né il cercarti di pupille,
né dell'iridi i lamenti,
intente a ramingare
tra gli ansiti serali
Un giorno spero mi addormenterò
quieto e avviluppato
nel tepore di un tuo sguardo.