A volte scrivo
perché di quanto leggo
ovunque si appoggi un alfabeto
su carta, muro o altro piano
io non trovo pienezza
al sentimento innato che
s'invola per le scale,
dalle cantine al tetto
del mio esistere.
A volte scrivo
per irridere un baffo di colore
ad un cielo di cirri
e nembo-cumuli
dove sillabe d'altri
in lente bolle
salgono
creando nel vapore un alto trono.
A volte scrivo sol per vedere
di quanto la carta si accalora
per le parole litigiose e avare
che vogliono ragione
l'un dell'altra.