username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

A volte scrivo

A volte scrivo
perché di quanto leggo
ovunque si appoggi un alfabeto
su carta, muro o altro piano
io non trovo pienezza
al sentimento innato che
s'invola per le scale,
dalle cantine al tetto
del mio esistere.
A volte scrivo
per irridere un baffo di colore
ad un cielo di cirri
e nembo-cumuli
dove sillabe d'altri
in lente bolle
salgono
creando nel vapore un alto trono.

A volte scrivo sol per vedere
di quanto la carta si accalora
per le parole litigiose e avare
che vogliono ragione
l'un dell'altra.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

8 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Anonimo il 18/04/2012 10:35
    Piaciuta molto, anche nel coraggio di dire che le proprie emozioni vanno espresse con le proprie parole e non affidandosi a quelle degli altri, anche se sono sillabe che creano "troni" perchè di autori affermati (almeno questo ho capito dalla prima lunga strofa). La chiusa è stupenda, rende proprio la guerra tra parole che vogliono importarla l una sull altra. Baci a presto
  • Anonimo il 14/04/2012 11:25
    davvero bella questa poesia, alta, ricercata ma soprattutto vera e piena d'amore per la scrittura!
  • Raffaele Arena il 12/04/2012 00:08
    E meno male che ancora qualcuno ha la sensibilità e competenza culturale di esprimere in bellissimi versi, piccole perle di parole tra loro unite a filo, da come son belle a vedersi, leggendole!
  • STEFANO ROSSI il 11/04/2012 11:14
    bella Mariateresa. e SI Sà, NO? scrivi bene...
  • Vincenzo Capitanucci il 11/04/2012 05:01
    Bellissima... lotta fra parole... e sentimento...

    non trovo pienezza
    al sentimento innato che
    s'invola per le scale... del mio esistere...
  • Alessandro il 11/04/2012 00:02
    Come in una confessione, l'autrice enuclea gli stati emotivi e gli scopi che la spingono a scrivere. Ottima la chiusa, dove il foglio di carta diventa quasi un'arena gladiatoria, dove le parole litigiose si accavallano, nella metafora di un componimento forsennato. Piaciutissima
  • Rocco Michele LETTINI il 10/04/2012 23:52
    A volte invece... il Tuo verbo è sbalordire per il Tuo verseggiare... Centro... nel messaggio... nel sentimento... nell'animooo!!!
  • Anonimo il 10/04/2012 23:21
    l'ultima strofa avrei voluto scriverla io, per il resto la trovo una poesia matura.. complimenti

16 commenti:

  • Raffaele Arena il 28/04/2012 19:56
    Riletta di nuovo con piacere. L'autrice sà come si scrive, nonostante questa mutazione epocale che stiamo attraversando, fatta di troppe immagini. Anzi, di un inquinamento di immagini.
  • vincent corbo il 18/04/2012 07:37
    Anche in questo caso i versi si rincorrono, giocano, si ritrovano senza mai perdersi, un bellissimo esempio di scrittura.
  • Giuseppe Amato il 16/04/2012 14:54
    Difficile aggiungere originalità ai commenti espressi da tutti. Sottolineo allora quel bellissimo " sentimento che s'invola dalle cantine al tetto" come esempio di quanto un ambiente soffi nelle parole della tua poesia e ne vetrifichi l'effetto!!!!!
  • Ugo Mastrogiovanni il 15/04/2012 08:42
    Continua la Morry a dimostrare il suo raffinato gusto nella scelta delle divagazioni poetiche. Ingentilisce e potenzia ogni termine anche con la descrizione più semplice e vola. Volteggia Il suo verso in ogni parte, senza mai distaccarsi dal principio primario, quello di far poesia, e ci riesce sempre. Quel "baffo di colore", quella carta che "si accalora per le parole litigiose e avare"; non serve molto a stillare poesia.
  • Anonimo il 13/04/2012 12:05
    L'ultima strofa è di una bellezza! Ciao Morry
  • Vilma il 12/04/2012 23:46
    Una perla questa poesia, piaciuta
  • mauri huis il 11/04/2012 16:25
    Mi piacciono molto le prime due frasi, ispirate e "levitanti". Un po' inferiore l'ultima, nettamente in calare, a mio gusto. Complimenti comunque: la tua vena è sempre buona.
  • Gianni Spadavecchia il 11/04/2012 15:20
    Ultimi versi davvero "scoppiettanti". Bella, come tutte le tue.
  • Nunzio Campanelli il 11/04/2012 14:43
    Una poesia che parla di scrittura mi interessa, lo sai, e il trono creato dal vapore delle sillabe altrui penso che resterà vuoto. Un'opera dall'istinto bellico che ancora non ha prodotto risultati, almeno sembra.
    Intelligente ironia. Ciao.
  • senzamaninbicicletta il 11/04/2012 13:10
    si molto bella davvero, complimenti
  • roberto caterina il 11/04/2012 08:36
    Certo riesci a far litigare fra loro le parole, il che può essere, a volte, poeticamente produttivo..
  • karen tognini il 11/04/2012 07:35
    Bellissima poesia Maria teresa... carica di sentimento che appartiene alla magia delle parole...

    bravissima...
  • loretta margherita citarei il 11/04/2012 05:46
    gradevole bella poesia, complimenti
  • Marco Briz il 10/04/2012 23:59
    A volte passo e mi pento di non averlo fatto prima... meravigliosamente brava, delicatamente pura. complimenti
  • Teresa Tripodi il 10/04/2012 23:46
    se deve essere questo il risultato allora Maria Teresa scrivi e non fermarti accendi la mia consuma l'inchiostro fondi le lettere della tastiera ecco fallo e non solo a volte... perchè come dici tu le parole si rincorrono... fermale e fanne poesia. brava come sempre
  • Anonimo il 10/04/2012 23:28
    Mi accodo a Stefano: l'ultima strofa è magistrale. La lotta delle parole che vogliono trovare corpo; spetta alla mente razionalizzante del poeta, del fabbro delle parole, addomesticarle e scegliere in base alla vigoria o alla dolcezza. Scegliere le parole può essere dunque anche puro gioco intellettuale, divertimento di chi crea e gode poi della sua opera. I tuoi versi hanno ancora una volta quel che di scabro tipico del tuo stile; una poesia - che è più una meta-poesia - molto piacevole alla lettura, brava Lady Morry

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0