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Senza tempo

Semplici e adunche ore
sul greto di un'attesa
senza tempo,
bagnata e irta
la tenace sosta
che lieve si confonde
con il pianto.

Favella tace
ma di pensiero
colma la gola
come l'effluvio
tra l'onda e la risacca
che spuma infrange,
sui tuoi silenzi arditi.

Si ledono i filari
quando di acini la via è ingombra
dopo un'estate gialla
corrosa dall'arsura
poichè l'asciutta fonte,
non ha più acqua per la mia sete.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Dark Angel il 08/05/2012 11:07
    tecnicismo eccelso per questa poesia (i miei complimenti oscuri)

2 commenti:

  • Manuela Magi il 09/05/2012 20:31
    Grazie ragazzi
  • Alessandro il 12/04/2012 17:28
    I suoi silenzi prosciugano la fonte, la sete non può essere più lenita. Ottima

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