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Rondine tra mare e cielo

È quando sedetti coi matti che capii
d'esser folle,
finalmente libero:
sguardi che ammettono
l'umano sentire,
ora vola rondine svincolata
più su ora vola in cieli
neri, intrisi d'amare pene
tra fulmini e saette.
Ora riposati su nuvole scure
a patire col mare
vedi l'onda che sulla spiaggia
infrange del mare il male
tu rondine riposati sul giaciglio
maledetto, perché ti costrinse
a vedere sfumature
del cielo e del mare.
*
tra patimento e scoramento
rondine
guardi i passi veloci
del mondo che va.

 

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2 commenti:

  • Alessio il 19/04/2012 06:43
    Verissimo, sembra che i veri matti siano quelli che non sanno cogliere la poesia che ci circonda
  • loretta margherita citarei il 18/04/2012 17:39
    beh non sempre i veri matti stanno in manicomio, guarda la merini, o sul nido del cuculo, ottimo film, comunque vedo tanti matti in giro considerati savi

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