Tra le improbabili pieghe della mente,
in remoti e oscuri anfratti di sconfinata sofferenza,
riecheggia l'essenza della mia cruenta malinconia.
Rimbalza nervosa tra le nude pareti della mia anima,
nello scoramento di un'esistenza
che inesorabile scema
verso un repentino declino di solitaria agonia,
di muta disperazione.
Spettrali illusioni di felicità
attraversano improvvise la mente,
accendono di strabiliante malinconia attimi di pure luce,
che seppur sbiaditi dal mesto logorio del tempo,
mi appaiono in tutta la loro fulgida beltà.
Non un rumore a smorzare il frastuono di un devastante silenzio,
non un pensiero a strapparmi a questo vortice di desiderio,
non un ottuso pretesto ad estirpare dal cuore questo improvviso bisogno di Te.