Ricordi quando sotto
le battenti notti di sale
flagello d'inverno
muovevo tra le nevi
spostando il gelo
coi nudi piedi affamati
cercando qui fiori di ferro
vincenti al bianco saggio
che da tempo bramavo per te?
Te che nel mio giardino di foglie cadute
portavi brezze marine
e le mille fioriture,
coglievi poi dal mio cielo
i petali più colorati
creando possenti querce
amate da fiori d'arancio.
Ora qui nel freddo
ricerco la luce dei petali
da donare al tuo volto
di fresche primavere,
sperando nello sbocciar
d'un tuo canto solare
portatore d'api e di miele.