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Epitaffio per una passata grandezza

In medio est virtus
in excellĕre gratia dïvïna
questa l'antica saggezza
(e l'attuale rovina)
d'una civiltà un tempo grande
e ora gretta e meschina.
Ciò ch'era medio è mediocre
ciò ch'era eccelso banale
e avere, non meritare,
è l'etica attuale.
Alla berlina, al pubblico lubidrio
chi di sfortuna fallisce
o di stenti perisce
simbolo d'una morale amorale
che aborre i perdenti.
Slarga così la tribù degli inetti
indifferenti ed abbietti
verso chi vuole campare
senza anelare o pretender fortuna.
Sbraga così la tribù degli ignavi
schiavi senzienti di qualsiasi luna
e sempre e comunque in balia degli eventi
con cui la cieca e dispotica sorte
apre o preclude a noi tutti le porte
da cui dobbiamo per forza passare.
Porte per cui non c'è lasciapassare
sorte che ormai ci ha ridotto allo stremo
ma non per questo
supplicheremo!
Avremo anzi più cari gli affanni
per tutti gli anni che ancora
dovremo campare
e quando al nulla, o al tutto,
dovremo tornare
vi lasceremo una lapide spoglia
con sopra inciso l'incipit su scritto:
in medio est virtus
in excellĕre gratia dïvïna
per una vita che vuole esser degna
e non gretta e meschina!

 

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5 commenti     6 recensioni    

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6 recensioni:

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  • Dark Angel il 03/05/2012 23:15
    Veramente bella e singolare questa opera..(i miei complimenti oscuri)
  • Marco Ambrosini il 02/05/2012 21:50
    Mi piace la tua poesia, è sincera, è forta, è dura... critica una società che ormai è precipitata nella mediocrità.. io credo che la ragione possa essere trovata nella sottomissione del giusto all'utile
  • Ugo Mastrogiovanni il 30/04/2012 12:34
    Per esaminare con cura e interesse il contenuto, ho letto più di una volta questa eccellente poesia di Mauri Huis e direi che è un'energica strigliata per molti, ma diciamolo pure: per chi vuole e dovrebbe intendere, ma che spesso non vuole e rimane assente. C'è uno strano modo di concepire l'etica oggi: "avere senza meritare¸ aborrire i perdenti" lo rilevano molto bene questi versi. Il poeta, e anche noi ne siamo convinti, sostiene che i nostri tempi usano uno strano metodo per giudicare chi lavora onestamente. S perde sempre più il concetto di prossimo, e l'occhio di chi decide continua a distogliere lo sguardo dalla sua vera missione impegnato solamente per l'interesse personale. Anche quello dell'uomo comune è apparentemente distratto e non si accorge più nemmeno del fratello. Ecco quindi il proliferare di mediocrità che deviano dalla sostanza: "Ciò ch'era medio è mediocre ciò ch'era eccelso banale". Per fortuna la poesia si chiude con versi d'eccellenza e di speranza di chi crede ancora nei valori basilari dell'esistenza: "la nostra vita ha voluto esser degna e non gretta e meschina! Nella sua interezza questo lavoro non devia dai canoni della poesia e non risente dell'intensità gravosa dell'argomento. Rimane bellamente impostato su versi sciolti con rimalmezzo e consonanze gradevoli e le azzeccate alternanze delle modulazioni che ne rallegrano tono e solennità.
  • Anonimo il 28/04/2012 17:29
    davvero una gran bella e lucida poesia! Condivido tutto!!!
  • senzamaninbicicletta il 27/04/2012 23:14
    una forte critica alla società moderna, ma soprattutto alla classe dirigente e alle false promesse dei media con le loro promese stereotipe, argomento che mi trova oltremodo d'accordo, delineato con cura e forza, ragione e sentimento (rabbia e impotenza, forse delusione) che traspaiono dai versi.
    "in medio est virtus" im mezzo c'è la Dignità umana credo una virtu che spesso viene calpestata da falsi santoni.
    Un applauso per lo scritto e uno per il linguaggio sobrio e diretto. Complimenti Maurizio
  • Salvatore Di Trapani il 27/04/2012 18:19
    Stupenda poesia che narra di un popolo affranto e ormai allo stremo, ma ancora forte (questa la mia interpretazione) e al cui interno si percepisce la tacita volontà di continuare ad andare avanti, nonostante tutto. Molto gradita la citazione di Orazio. I miei complimenti per questa tua poesia.

5 commenti:

  • stella luce il 29/04/2012 19:22
    devo ammettere letta più volte... sei bravissimo...
  • gina il 29/04/2012 08:55
    Una poesia precisa e tagliente, uno sguardo lucido sulla situazione odierna, senza perdere la dignità nonostante tutto...
  • - Giama - il 28/04/2012 08:22
    già mau, forse si è perso il vero significato del "in medio", l'equilibrio in tutte le cose e soprattutto in noi; quell'armonia che conduce, a mio parere, alla vera grandezza!
    ottima poesia per contenuto e stile!
    un salutone amico caro!
    ciao ciao
  • mariateresa morry il 27/04/2012 23:09
    Senza ironia Maurizio, ma qua ti sei qualificato come il novello Giordano Bruno...
  • loretta margherita citarei il 27/04/2012 17:34
    molto originale , piaciuto il contenuto

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