Osservo uno spicchio
di giorno che appare
nel mio incedere lento
sulla lunga via del non ritorno
piove sputo sul sentiero
di fango e vergogna
il riparo negato dal catrame
che dagli alberi cola
non mi segue
nemmeno più la mia ombra
abbi pietà Madre terra
e tolleranza
-ancora un po'-
le consapevolezze vomitano paura
nelle sudice e infette
latrine dell'anima
e io, mesto,
raschio il sangue rappreso
sugli alti muri
dell'indifferenza
scoprendo neri graffiti
inneggianti
alla salvezza del mondo
questo mondo
che agonizza e che muore
sempre più ogni giorno.