Seduta su di un molo
sotto il sole
dinnanzi agli occhi
variopinte imbarcazioni
con nomi da bizzarri a banali
svariate bandiere
timoni nasse boe e galleggianti.
Pilastro eretto al mio lato mancino
con lungo ponte a dritta sopra il mare
spadara ormeggiata al navigare
riposa su quest'acqua cristallina.
Arriva volteggiando al mio cospetto
con grazia nella sua acrobazia
in alto e poi di stallo
giú di colpo
la preda non ha scampo
una beccata e via
dal bianco e delicato volteggiare sfidando il blu dorato
gabbiano sul mare.
I pesci a pelo d'acqua voglion stare
in branchi e solitari
dalla corrente spinti
carezzano il sale di questo mare
nuotando tra le ombre e nei riflessi di abissi.