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Bonne chance, douce France

Aujourd'hui, je le sais,
tu vas encore voter,
et chaque moment de s'exprimer,
c'est reellement important.
Tu peux choisir entre deux hommes,
Nicholas Sarkozy et Francois Hollande,
deux differentes manieres de penser,
deux differents modeles de developpement;
la chose important,
est que tu aies dans ton coeur,
le desir de realiser le changement,
que tu recherches.
Deux candidats, c'est vrai,
mais tous les Francaises ont,
une seule, grande idee,
avoir une France forte
qui doit savoir courir
vers un demain difficile,
avec la douce memoire,
de sa riche et charmante histoire.
Tu as vu naitre,
Robespierre et la revolution,
tu as donner au monde,
les idees de libertè,
egalitè et fraternitè,
tu as celebrè ta grandeur,
dans les palais des rois:
je t'ecris de l'Italie,
et me sens reellemente ton ami,
plusieurs fois je t'ai visitè,
et toujours je t'ai appreciè.
Pour cette raison,
magnifique France,
je te remercie d'exister ainsi,
bon vote,
bonne chance pour ton futur,
et pour le role precieux,
que pour l'Europe tu sauras jouer.
Vive la France.

 

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11 commenti:

  • Elisabetta Fabrini il 08/05/2012 13:42
    A me il francese piace molto.. l'ho fatto a scuola e un po' lo ricordo anche ora... non mi sono accorta dei refusi, ma a me interessa il contenuto e l'emozione che arriva dalle parole.
    Complimenti, tu es très bravo!
  • cristiano comelli il 06/05/2012 21:03
    Vero, Salvatore, i Francesi hanno avuto anche un certo Napoleone Bonaparte che stinco di santo non era. Ma vorrei aggiungere un ingrediente al piatto: mi sono profondamente vergognato quando, fuori dai negozi di souvenirs della Normandia, ho visto le bandiere di diverse nazioni e la scritta "bienvenues a nos liberateurs", con ovvio riferimento alla seconda guerra mondiale, mi sono vergognato perchè noi stavamo dalla parte dei nazisti, con quel maledetto duce che spero la storia condanni definitivamente senza se e senza ma. E questo, dai Francesi, ce lo dobbiamo fare perdonare. A loro possiamo imputare la razzia di opere d'arte fatta da Napoleone per portarsele a luccicare al museo del Louvre. Ma un conto è fregare opere d'arte, un conto è mandare a morte vite umane per un'alleanza folle quale fu quella italo-tedesca. La Francia fa assai bene a essere fiera della sua grandezza, noi dovremmo esserlo ma non sappiamo più essere grandi perchè non amiamo a sufficienza il nostro paese, a differenza dei Francesi. Mi rincresce ma, per quest'aspetto, dobbiamo proprio imparare dai cugini transalpini cui va il mio plauso per avere voluto imboccare la strada del cambiamento. Loro che, ripeto, possono esercitare il diritto al voto e scegliere da chi essere governati, hanno saputo sfruttare questa possibilità con avvedutezza, a mio modesto avviso. Noi, invece, abbiamo Mario Monti, uno che si fa dettare dall'Unione Europea il compitino da svolgere e poi lo traduce in sempre maggiori balzelli per il cittadino comune. Loro da oggi hanno un presidente, noi abbiamo al Quirinale un fantoccio veterocomunista e un bambolotto a palazzo Chigi che senza le direttive dell'Unione Europea non sa nemmeno spostare un bicchiere. Mi dispiace per la durezza ma così la penso. E vive la France.
  • Anonimo il 06/05/2012 20:25
    Caro Cristiano, ho letto proprio tutto. Cosa devo aggiungere se non concordare con te!
    Poesia molto interessante!
  • Anonimo il 06/05/2012 20:13
    Permettimi, Cristiano, d'intervenire ancora con una provocazione. Certamente non sono per la pena di morte, tuttavia, non per voler difendere i francesi di allora, ma se non ci fosse stata la ghigliottina, magari, oggi, starebbero come ci troviamo noi, in Italia, con questi politici ignobili legati alla poltrona e ai soldi, che non si riescono a mandar via neanche con la varecchina.
    A proposito, sembra che abbia vinto Hollande e ne sono contento anch'io!
    Cordialità.
  • cristiano comelli il 06/05/2012 19:21
    È lo stesso che domandarsi: perchè, dopo le lotte partigiane condotte anche con ilcontributo di inglesi e americani per la liberazione dal giogo nazifascista e dopo i padri costituenti che hanno cesellato una buona creatura come la Costituzione è venuto a governarci uno dedito solo alle meretrici e ai suoi interessi personali come Berlusconi? Chiaro, ogni paese ha le sue storture. Ma, come certe schifose esperienze vissute dall'Italia come quella appena descritta o come il periodo fascista non devono portarci a buttare via il bambino con l'acqua sporca, altrettanto si deve fare per la Francia che sicuramente io non santifico, ma che, tutto sommato, considero un grande paese; le lezioni dei Voltaire, dei Rousseau, dei Diderot, dei De La Mennais, dei De Maistre, non sono da disperdere e sicuramente urlano ben più forte della più deprecabile ghigliottina. Quanto alle elezioni in Francia, dichiaro, anche se non potrò votare lì, tutta la mia simpatia per Francois Hollande. Che non si potrà appunto tradurre in voto. Ma in un'attestazione di fiducia sì.
  • loretta margherita citarei il 06/05/2012 18:58
    non conosco il francese, ma leggendola piano ne ho intuito il significato, mi sono posta sempre una domanda : perchè dopo quei sacri valori espressi dai rivoluzionari-libertà, uguaglianza etc etc,
    hanno inventato la ghigliottina? che dire, dei presidenti francesi? mi auguro che siano persone positive x il loro paese e x l'europa
  • cristiano comelli il 06/05/2012 16:17
    Grazie a te, Salvatore, per i sempre puntuali e dettagliati commenti. Io ho sempre avuto un profondo rispetto per i cugini d'Oltralpe che, per diversi aspetti, hanno molta più serietà di noi. E soprattutto condivido il fatto che loro, i tesori nazionali, li conservano e valorizzano, noi qui li vendiamo per fare cassa per uno Stato sprecone, inefficiente, oppressivo e offensivo. Almeno i Francesi, in questo momento, hanno la possibilità di scegliere da chi essere governati. A noi hanno per ora tolto anche quella rifilandoci un presidente del consiglio spocchioso, arrogante, inconcludente e mai disponibile al confronto. Cordialità.
  • Anonimo il 06/05/2012 16:11
    Caro Cristiano, mi permetto di condividere il tuo pensiero, soprattutto quando parli dei principi che la Rivoluzione francese ha espresso.
    Spero che i francesi, almeno loro, siano realmente capaci di esprimere il meglio per loro stessi e per l'Europa. Per questa Europa che vive solo per le banche e non per la dignità e libertà dell'uomo.
    Speriamo che i francesi, venuti fuori dallo spirito e dalla cultura della rivoluzione francese, abbiano il coraggio e la capacità di esprimere, liberamente, ciò che, dubito, sarebbe possibile fare in Italia, malgrado riconosciamo di stare tutti nella merda!
    Buona domenica e grazie per quello che scrivi.
  • mariateresa morry il 06/05/2012 15:13
    Chiedo scusa se ho fatto un'osservazione grammaticale... forse era meglio se mi soffermavo sulla qualità del testo, che come sempre Comelli sa redigere in materia politica e sociale, essendo egli molto efficace in questo genere che una volta veniva chiamato " poesia impegnata" e di cui avremmo ancora tanto bisogno, per una spinta etica e morale...
  • cristiano comelli il 06/05/2012 14:04
    Ne prendo atto, me li segnali e li correggerò senz'altro. Cordialità.
  • mariateresa morry il 06/05/2012 13:34
    OK, cristiano, ma guarda che c'è qualche erroruccio di grammatica, sia su verbi che su qualche desinenza maschile/ femminile... Il faut faire quelque petite correction

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