Una bottiglia di Whisky,
una canna,
Vasco in sottofondo
e l'Io che sprofonda.
Sprofonda,
affonda,
rimbomba
in un mare di solitudine.
La pelle del sofà
si appiccica
alla mia pelle,
sensualmente,
come un'amante fremente.
Un lungo brivido,
gli ormoni in tempesta,
e caldo
e freddo
trafiggono il corpo;
mi scoppia la testa.
Mi fa male
l'eco
del niente,
mi fa male
la voglia di Te.
Guardo fuori,
devo scuotermi,
uscire;
lasciarmi trascinare
dalla Vita che va,
rapire
da uno sguardo malizioso,
violentare
da un corpo sinuoso.
Lascio di scatto il sofà.
Il Whisky
mi taglia le gambe,
barcollo;
ritorno al sofà.
E la vita va,
senza me.
Aspiro avido
il dolce inganno,
mi porta lontano;
e flash carnali
e profumi d'amore.
Masturbo la mente
nell'eco del niente,
e Vasco canta...