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Impazienti

Evoluzione e regressione
millenaria.

Tecnologia e umanità
animale

Impazienti.

Dentro questo autobus
sotto il sole
in questo giorno di finta estate

Tutti, tra l'annoiato e il sorpreso
a cercare il conducente
di quell'auto sportiva, or di lui priva

parcheggiata malamente
da cafone qualunque,
in una strada stretta del centro
nemmeno in doppia fila.

Come messa di traverso,
l'amico di qulcuno dell'ambasciata
arrogante, ecco la vigilessa.

Non ripeto gli epiteti del conducente dell'autobus
il servizio pubblico per un pubblico privato
ignorante e disinteressato, al luogo chiamato polis.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 09/05/2012 07:42
    Doveroso il Tuo rammentar... e doloroso il Tuo subir...
    Semo in Italia... caro Raffaele...
    Se i Tuoi versi partiti dal cuore... arrivassero al cuore di chi..
    Forse il sereno... sorgerebbe... forseee!!!
    BRAVO RAFFAELE... CIAOOO!!!

3 commenti:

  • augusto villa il 14/07/2012 22:07
    Bella ed ironica riflessione...
    Molti anni fa è capitato anche a me... ma per sfortuna del proprietario del macchinone... io ero alla guida di un TIR...
    Immagina cosa puà essere successo... Ti dico solo che è stato molto... molto liberatorio... sisì!!!
    -----
  • Alessandro il 09/05/2012 01:08
    Ironia sagace, una profonda riflessione sulle ire quotidiane, con uno stile e un linguaggio senza tempo.
  • Anonimo il 08/05/2012 23:22
    Irriverente e ironica come al tuo solito, ma con quel fondo di verità e serietà che induce a riflettere.. La forma è sempre notevole, un abbraccione Raffa!

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