spazio senza passi
questa gabbia priva d'aria
buchi neri
dal centro del cuore
distillano luce
per sciogliere quel nodo
fra la lingua e la gola
dove restano incastrate
-parole-
consumo il tempo
ad arricciare desideri fra le dita
abbozzo un sogno
mentre lo stomaco si contrae
cercando di non far rumore
gocce di sale e carezza di polpastrelli
giocano sulla mia pelle
mi abitano le stanze del cuore
senza speranza di sgombrarne i piani
l'attimo di te attendo
per ricucirmi il sorriso addosso
perché solo tu mi hai insegnato
ad accendere le stelle