Ogni giorno, io ti guardo.
E non ho difese, come fossi
nudo dinanzi ai tuoi occhi.
Perchè sono soltanto un uomo
che si chiede perchè:
Continui a far urlare la mia anima,
anche senza sfiorarla con niente.
Perchè in quel niente c'è tutto.
Ogni giorno dal mio cielo
piovono coriandoli neri,
che tu colori con i tuoi occhi.
Non desidero altro che dirti,
qualcosa che no, non ti dirò.
Ma tu smettila di far urlare la mia anima,
come fosse colpita da invisibili proiettili
imbevuti di un dolce veleno.
E quel veleno io lo bevo, incapace
di smettere di cercarlo.
Unica linfa vitale di cui posso nutrirmi,
ora che ho smesso di respirare.
L'aria che tu respiri.
Ma tu lasci urlare la mia anima,
che piange lacrime di vetro.
Schegge sottili di un riflesso.
In cui tu ti specchi come un illusione
nel sussurro di un sospiro.
Ma io continuo ad ascoltare quello
che dice questo vuoto riflesso.
Mi chiama.
Anche se voglio smettere,
dimmi perchè, oggi e domani.
La mia anima continua ad urlare.