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La sabbia del tempo

Scorre veloce la sabbia del tempo
a scandire il fatale moto delle stagioni,
a ricordare la fragile caducità
dell'umana esistenza terrena.
Passata è la primavera con i suoi colori,
l'estate dei tumulti ebbri di nuova vita.
Solo dura sui volti stanchi l'autunno,
l'ombra della giovinezza ormai sfiorita.
Annose rughe segnano i profili sinceri
ove ancora perpetua una fiera bellezza.
Scorre veloce la sabbia del tempo
ad arricchire il bagaglio dei ricordi.
Passata è la vivace adolescenza,
sfociata nella quiete dell'età matura,
ora assopita nella saggezza della senilità.
Solo permane nel crepuscolo del corpo
un tenue barbaglio di bianca luce:
fatua aura di un'età ormai appassita.

 

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3 commenti:

  • Luciano il 16/05/2012 22:01
    Belli i tuoi versi "passata è la vivace adolescenza, sfociata nella quiete dell'età matura"... e l'ampolla è ormai piena di sabbia nella parte sotto.
    Complimenti da Luciano
  • mariateresa morry il 16/05/2012 13:10
    Mi rendo conto. I versi sono intensi... io però sono di un'altra pasta, mi sembra d'essere ancora presa dalla vita, i ricordi pochi ma buoni, i brutti accantonati, l'età nella sua pienezza è tutta da scoprire... i dolori li ho girati come vecchi cappotti... Ciao
  • Anonimo il 16/05/2012 13:07
    Le stagioni come rappresentazione delle tappe più importanti della vita di un uomo, dalla sua nascita al suo declino.
    Il moto di queste stagioni è accompagnata dallo scorrere del tempo, che come la sabbia, arreca all'uomo il fastidio dello sperimentare la propria caducità e del porsi delle domande sulla propria esistenza, sul proprio limite.
    Ottima poesia.

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