pronto era
il bianco foglio
ad accogliere
le parole del mio animo
sfiorato dalla grazia
nel vedere l'armonia
risorta della primavera
seminare ancora gioia
e colore
dopo giorni di lacrime di cielo
nella furia dei temporali.
Tutto sembrava
esser tornato perfetto
con il tocco magico
del sole a riscaldare
e il soave venticello
come monello
a far dispetti alle fronde
ed alle persone,
se l'occhio mio
vigile, accorto
non avesse scorto
tra la verde erba
un nido di passeri
dalle braccia dell'albero
strappato
con furia dalla tempesta
e riverso
sul prato mostrava
implumi uccellini morti.
Sopra di esso
straziata
mamma passera con cinguettii
penosi in forma concentrica
volteggiava.
Commossa per tanto
dolore il notes
ho riposto...
Non può esservi poesia
quando una mamma piange
i figli morti.