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le puttane di caserta

Come sono tristi
le smagliature sulle calze delle mignotte.
Le puttane della stazione di Caserta sfilano,
come se fossero su un'importante passerella
dell'alta moda di Milano.
Ed invece sono lì,
pronte a donare cinque minuti della loro sorca
ad un eterno sconosciuto,
ammazzando una sigaretta dopo l'altra.
Davanti sembrano perfette
ed invece dietro ai polpacci hanno le calze rotte,
stracciate.
Un po' come la vita
che in apparenza è bella
mentre in realtà
t'incula da dietro.

 

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1 recensioni:

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  • Ferdinando il 24/03/2017 00:17
    apprezzzata... veramente

43 commenti:

  • Marcelllo Barbuscio il 21/02/2016 19:43
    nuda e cruda come il mestiere più antico del mondo. Tutti vorrebbero eliminarlo... ma forse tutti ne hanno un ricordo, forse amaro... ma nessuno ha avuto pietà di quell'Anima, in quei momenti.
  • mauri huis il 04/05/2011 21:06
    metafora forte e linguaggio adeguato al tema. non mi dispiace.
  • Anonimo il 06/11/2010 22:28
    Beh, quel "davanti sembrano perfette" è un po' insolita come espressione, non vedo in che senso possano esserlo, dato che una profonda analisi psicologica testimonia il contrario.
    L'accetto, ma non l'apprezzo. Apprezzerei una visione meno rude e anche propositiva per Caserta. A presto
  • GUIDO EDOARDO ORBELLI il 05/10/2010 15:46
    bella Nico, parole terra a terra per mettere in risalto una cruda realtà. moooolto piaciuta.
  • niche chessa il 05/09/2010 19:27
    Bellissimo l'inizio, il resto scende, appunto, come calze rotte
  • Anonimo il 18/04/2010 13:54
    Coraggioso il contenuto, superfluo lo stile (opinione personale). non mi riferisco alle parole o a modi di dire. Ti consiglio di sentire De andre.
  • aleks nightmare il 08/12/2009 20:46
    bellissima, uno scorcio puro di realtà!!!
  • Anonimo il 27/11/2009 21:12
    Beh. Scusami Nico, ma non è che sia proprio un capolavoro, parolacce o non parolacce.
    Comunque, come faccio a non lasciare un bel voto ad una poesia che finisce con "t'incula da dietro".
    Un mito
  • Andrea Ortelli il 28/10/2009 16:40
    BELLA a me piace, parole crude che rispecchiano in pieno la vita di queste principesse da strada
  • Anonimo il 25/06/2009 09:36
    purtroppo è la vita!
  • K. Lear il 15/05/2009 11:56
    Mi pare assurdo che qualcuno si scandalizzi per questa poesia! Almodovar quindi non varrebbe niente.. Bravo, bella poesia!
  • eugenio maiolo il 15/04/2009 14:19
    non capisco se il tentativo fosse di contestualizzare lo stile all' ambiente: hai reso volgare una tragedia, o una scelta di vita. domandati se ne hai il diritto.
    l' alta moda di milano si, che è dequalificante, generalista e autoreferenziale. ma basta aggiungere "alta" a qualunque banalità, e in questo mondo è fatta.
    auguri
  • Donato Delfin8 il 30/11/2008 02:49
    Sinceramente non dici solo banalita' ma anche molta..."dietrologia"
    Ma come vedi si possono esprimere concetti senza l'uso di parolacce.
    Come quei comici che per far ridere usano le medesime sfumature.
    Non fraintendermi di parolacce ne uso a dismisura ma mi aspetto da un "poeta" almeno la ricerca di un linguaggio che sia "duro" quanto vuoi, "penetrante" dove vuoi ma che sappia almeno essere migliore della stessa vita! Non credi ?
    Anche qui non vai fino in fondo alle stonature.
    Non donano ma vendono, ed il loro prodotto e' incartato nelle mutande e non altrove. Anzi avvolte c'e' chi non vede neanche se son nude o son vestite.
    Perche' come fai riferimento tu, la vita "succhia" e "prende" la sostanza lasciando ai pochi solo l'apparenza. Comunque concordo con Corrado e Charlotte. Ciao
  • Corrado Onorato il 21/05/2008 00:38
    Senza girarci troppo intorno! Speriamo non sia sempre così... però bella, mi è piaciuta!
  • Vincenzo Capitanucci il 02/03/2008 06:29
    E io che di solito non uso queste parole... divento qui il più volgare... nelle vostre opere Nico e Dario... calma ne ho letto solo una di voi due... c'è una grandissima forza espressiva... usate le cosidette "parolacce" ma c'è forza e profondità... grazie a voi scopro una forza Dionisiaca che tenevo celata in me... Grazie a voi due.. che culo...
  • Vincenzo Capitanucci il 01/03/2008 11:19
    Vendono Amore... sfidano le Mode... non saranno Madonne... la loro eternità .. dura il tempo di sigaretta... sono il perfetto riflesso.. di una vita che s'incula loro e noi... speriamo no da dietro... io cago margherite e viole

    Stupenda puttanata
    di una casa deserta
    dove la vita è chiusa

    Bravo Nico
    Vincenzo
  • Leno Gello il 10/01/2008 12:40
    Life's a bitch, then you die, black hell. Hell's ditch, naked howling freedom. (Shane MacGowan)
  • Jina Sunrise il 31/10/2007 13:51
    non ti credere... anche nelle passerelle di Milano son tutti falsi sorrisi... ma dentro sono più tristi e vuoti di chi in realtà ha poco e niente! semplice ma vera, ciao Jina
  • Gabriella Salvatore il 29/10/2007 20:20
    mi piacciono questi versi e la crudezza del linguaggio la rende più vera
  • Valentina Patrocinio il 15/10/2007 16:37
    A parte i dibattiti sulle prostitute... ma almeno nei commenti le parolacce si potrebbero evitare no?
  • nico cosentino il 26/09/2007 13:29
    infatti antonello se scrivevo una poesia in stile mocciano avrei avuto più complimenti. per quanto riguarda la mia grammatica sgrammatica, beh è per rendere più veritiera la cosa. non si può parlare di vita vera(almeno la penso così usando un linguaggio pieno di fronzoli e arcaismi. e scrivere di prati e uccellini sinceramente mi causa solo nausea. se vi da fastidio non leggetela, che cazzo vi devo dire! se v'indigna passate avanti e non crucciatevi. pensate a vivere. antonello quelle di napoli sono più vere, poi te ne parlerò
  • Argeta Brozi il 26/09/2007 08:45
    Mi è piaciuta la risposta di nico! Non mi piacciono questi dibattiti infatti, anche se è da una vita che li faccio per spiegare alle persone il perchè di tanta sincerità. Saluti a tutti
  • Ivan il 25/09/2007 23:59
    Strano tanta indignazione... la poesia avrebbe anche potuto avere un senso (l'indignazione per il linguaggio...), senza l'obrobrioso commento dell'autore: ve state tanto a scaldà ... spesso le puttane hanno più dignità di nani e ballerine (chiedo venia a quelli veri) che affollano ogni dove.
  • nico cosentino il 25/09/2007 23:40
    ve state a scaldà per una mignotta. figuratevi se descrivevo un bordello
  • Argeta Brozi il 25/09/2007 22:01
    Scusatemi tanto, ma sinceramente non apprezzo poesie dove ci sono parole come inculare, pisciare, scopare, puttana ecc. Ci sono modi e modi di poetare o di essere volgari. Per me questo è la seconda. Non basta mettere parole una fianco all'altra per fare poesia. Io non ho paura di dire la mia, anche quando è una cosa negativa, Giuliana non si passa oltre se una cosa non ti piace, bisogna avere coraggio a essere se stessi fino in fondo, anche a costo di dire del negativo. Opinione mia, del resto condivisa da pochi.
  • Federico Magi il 25/09/2007 16:45
    Giuliana? Dici "chi siamo noi per decidere sul bello o il brutto di una poesia". Beh i commenti ci sono stati dati proprio per esprimere opinioni. L'importante è motivare un giudizio, sempre. Poi se è negativo o positivo poco conta. Chi scrive si espone a giudizi, sempre. Al tempo lasciai un commento su quest'opera in cui scrivevo (ma si può leggerlo sotto) che questa non è una poesia ma uno sfogo, non considerandola quindi riuscita, al di là del contenuto. Credo sia legittimo, no? Pertanto il mio consiglio a tutti è sempre motivare il commento, anche il più negativo. quando un commento è motivato è sempre ben accetto, immagino. O non è cosi? Nel caso di Argeta Brozi il commento non è certo esteso, ma il motivo si legge bene anche dalle poche parole lasciate. Nel senso, si può anche esprimere risentimento per una tematica che si può trovar fastiodiosa. Non mi pare il caso di puntare l'indice (ecco, magari Argeta poteva risparmiarsi il tipo di forma scelto per mostrare il suo risentimento. che non è simpatico, su questo concordo. avrà avuto i suoi motivi, non so)
  • augusto villa il 25/09/2007 15:39
    Mammamia che rigidità!... Forse un artista, propri in quanto tale, dovrebbe avere gli orizzonti un po' più aperti...
    Non siate ridicoli!
  • Argeta Brozi il 25/09/2007 15:31
    Immagino che tu ne sappia qualcosa, visto che le hai descritte così bene. È una pessima poesia, scusami.
  • Marta Niero il 06/09/2007 17:11
    a tutti gli indignati commentatori:ok il gergo è forte, ma alle volte un secchio di acqua gelida serve:spesso noi scriviamo poesie o altro per rifugiarci nei nostri universi privati, per rimarginare ferite.. tornare con i piedi per terra con un testo come questo può essere utile per riagganciarci al reale
  • Angela Maria Tiberi il 30/08/2007 13:16
    Mi sembri Pasolini che ha voluto immortalare la vita malsana. Sappi che possono uscire fuori dalla loro vita se conoscono la famiglia di Oreste Benzi e se conoscono la Parola di Dio, più tagliente di una lama a doppio taglio cambiano il loro modo di vivere. Rispetto il contenuto delle tue emozioni.
  • augusto villa il 28/07/2007 22:58
    ... Mi piace il tuo modo di esporre, di far arrivare al lettore un certo tipo di immagini... immagini che sanno trasmetterne il sentore... Io vivo a Milano e pure qui hanno le calze rotte!... Bravo!
  • Anonimo il 29/06/2007 13:54
    Si Nico, precisamente vivo in provincia di Caserta quindi ci vado spesso ma ti confesso che non la amo molto, anche se adesso sono a Napoli per studiare.. Tu come conosci Caserta?
  • Anonimo il 28/06/2007 21:09
    Non capisco perchè non si accetti una realtà brutale raccontata in maniera brutale.. L'ipocrisia di alcuni sta proprio nel fatto di voler abbellire, mettendo un fiocchetto qua e là, quegli aspetti della vita squallidi, decadenti, desolati... Questo atteggiamento è solo ridicolo..è come se si volesse voltare il viso dall'altra parte per non guardare! Bravo Nico sei forte... conoscendo Caserta, dato che ci vivo, posso dirti che ti 6 fin troppo trattenuto nel descrivere zone come la stazione!! Però la vita non è tutta feccia e inculature ok? Esistono sempre le due faccie di una stessa medaglia...
  • Federico Magi il 27/06/2007 11:28
    Va bene tutto, però scusate questo dovrebbe essere luogo di poesia. E, non entrando nel merito e nei contenuti, questa non lo è. é uno sfogo. Qui non è questione di più o meno sensibilità, né di evocare la solita retorica del caso. questa è solo una non poesia, ma se proprio vogliamo definirla tale è davvero brutta: non c'è alcuna forma metrica, nè musicalità, né una struttura minima che la sorregga. sono pensieri in libertà. Ci mancherebbe nico, nulla contro di te e contro i pensieri in libertà, non sei l'unico qui dentro che si dà a questa forma di scrittura. é solo che, e lo ripeto, qui si dovrebbe far poesia. O almeno provarci.
  • A. Barbara Di Stefano il 26/06/2007 23:45
    Sono tristi davvero... e dappertutto. Ma la vita non sempre è bella, neppure in apparenza... e non sempre ti frega... fa un po' e un pò...
    Sei stato forte nelle tue espressioni, ma apprezzo molto la spontaneità con cui hai scritto. 9
  • Claudio Amicucci il 26/06/2007 23:38
    10 Nico, per alzarti la media e per la realtà che hai raccontato: tanto è! Anche la vita a volte: a chi non è mai capitato di fare e del bene e di ritrovarselo in quel posto lì? Ciao Claudio
  • celeste il 26/06/2007 20:58
    A Padova è d'uso il bollino rosa
    e le prostitute hanno più dignità di un direttore di banca
  • nico cosentino il 26/06/2007 20:47
    grazie hanna, mi fanno piacere queste tue parole. spero però di aver preso il buco giusto, dello schermo intendo.
  • nico cosentino il 26/06/2007 18:30
    lasciale stare. c'è chi dalla vita ha ricevuto solo gioa e non può capire alcune amare situazioni. poi boh, che cazzo mi frega. se vi va di leggerla bene, altrimenti non la leggete. v'infervorate per così poco? bloccatemi. leggete altro moccia per esempio
  • laura cuppone il 26/06/2007 17:36
    ... continuo ad avere problemi con la pubblicazione dei commenti... perchè...<?
    forse Mary ha la mia stessa password o roba simile...

    ovviate al problema please...
    grazie L
  • Ugo Mastrogiovanni il 26/06/2007 17:04
    Uno squarcio di cruda realtà vecchia come il mondo. Fa riflettere il brano di Nico Cosentino certamente scritto con l’impeto di chi non accetta determinate situazioni, ma indubbiamente poco elegante nel linguaggio. Spero di leggere qualche tuo lavoro migliore. ugomastro@alice, it.
  • sara rota il 26/06/2007 15:25
    Non so che tipo di vita conduci, ma ti posso garantire che non è così come la descrivi... Se così ti appare è forse perchè tu la vuoi così... Non mi è piaciuta per niente questa tua poesia...
  • laura cuppone il 26/06/2007 12:27
    complimenti per la finezza... non è detto che uno sproloquio possa essere poesia... nè che possano esserlo dolci e pulite parole...
    ma da qui a fare della morale giocando su l'essere, sembrare, apparire...
    la vita è come una puttana?
    è la tua opinione... e la rispetto... ma vista davanti o di dietro sempre puttana resta...
    ciao L

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