Rosa matura del mio giardino
incapace di far sbocciare
bocciali di una tardiva estate.
Son essi gialli, rosa, bianchi
destinati a morire tra le verdi foglie
senza donare profumo di bellezza.
Penso a lei al dolore
che scorre tra gli steli
per non veder sbocciare i figli.
Penso a loro al desiderio
di vita nuova
morti senza mai aver vissuto.
Quanti fiori pieni di vita
non potran viver la propria
calpestati soffocati
da egoismo incattivito.
Quanti pianti di dolore
di madri piene d'amore
nel vedere il male
distrugger la vita partorita.
La rosa mi resta cara nel giardino
la vita mi resta dolce nelle giornate
ma
penso spesso a quei boccioli
ed a
quell'essere che essere non potrà.