Non saranno queste folate di vento
questo pungente maestrale
sul viso
ne questo caldo torrido che
brucia a entrare la mia
porta
ne il canto silenzioso delle
tombe nel giorno del ricordo...
A spaccarti pietra metamorfica...
sarà il canto delle mie mani
nelle bianche vene
del tuo marmo
oltre il vuoto della notte
senza fine...
Aspetto nel giardino delle pietre
fra i rovi secolari
e le radici dei pensieri
ma dimmi dove... che tu possa
trovarmi..