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Ambiverso

Nello stato di Ub una volta al mese le persone ricordano
il passato vestendosi come i loro avi.

l'acqua delle vecchie fontane è cristallo,
il buio chiama Amore il non riuscire a vedersi mai
e Maggio è un mese troppo solo, troppo senza identità per poterlo conoscere a fondo.

Il passaggio di umore dal nero al bianco e dal bianco al nero
scorre sui binari di un tempo privato,
il treno dei colori accelera, frena, si ferma e riparte per un altra stazione,
sempre uguale,
sempre la stessa.

Abbaiano i cani mentre una bicicletta passa, Luca cammina
e la Via Lattea và verso lo scontro finale con Andromeda.

Eccoci arriviamo!
strane canzoni che vagano e prendono coscienza della melodia,
che scrivono parole.

Figli delle stelle.
Respiriamo ancora.

 

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2 commenti:

  • Salvatore Maucieri il 27/05/2012 13:22
    Molto originale. Piaciuta. Ciaoooooooooooo
  • vincent corbo il 27/05/2012 08:55
    Questa è una di quelle poesie che colpisce perchè possiede un sapore diverso da tutte le altre, da leggere e rileggere.

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