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Rabbia (non è Poesia)

Tanta rabbia nei versi
di chi sa poetare
su avenimenti come il tremolio
della terra ancora scossa
da questo terremoto.

Avenimento...
che ha scosso intera popolazione
giovani,
i vecchi e
bambini.

Qua non c'è da farsi lodare
con versi di compassione
dove ode la paura
non saran a veder le belle poesie.

Sofferta dolente di fratelli
come spillo affligge il cuore.

Paroloni complicati
il vero Io non lo trovate
tra le righe ora
ma laddove serve aiuto e
solidarietà.

Italia presa da mille crolli
spezzando penisola
con morte e sofferenza.

 

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5 commenti:

  • Teresa Tripodi il 31/05/2012 18:10
    Aldo nessuno critica il tuo pensiero... io ho detto solo che non sono d'accordo col fatto che dici "che non bisogna scrivere su queste cose"... per quale motivo... se non vuoi farlo tu bene tanto rispetto ma se gli altri lo vogliono fare per quale motivo non dovrebbero... non tutti vivono allo stesso modo un dramma... soltanto questo.
  • Anonimo il 31/05/2012 17:36
    loretta come ben sai su un altro sito che frequenti queste poesie attualmente non si leggono quindi è inutile che ora criticate la mia opinione perché chi vive questo momento con le poesie su questo caso recano altro dolore... perché chi l'ha vissuta direttamente non la pensa così! mi dispiace tanto ma io sono contro a questi pensieri evocativi in questo preciso momento
  • loretta margherita citarei il 31/05/2012 16:42
    la poesia è anche testimonianza degli accadimenti, un modo di far sentire la propria solidarietà alla gente colpita, quando si mettono poesie sul terremoto od altre disgrazie sarebbe opportuno magari evitare commenti di plauso al poeta, tipo bravo etc etc...
  • senzamaninbicicletta il 31/05/2012 15:18
    Io credo si tratti solo di ispirazione come quella che i grandi poeti e artisti di ogni epoca, ma soprattutto del XX secolo hanno trovato nella catastrofe umana o in quelle naturali. La poesia è il significante che descrive il significato e che ne tramanda la memoria. Non è sbagliato scriverne a mio modo di vedere, bensì speculare eticamente sul risultato emotivo. In questo senso la "rabbia" e l'impotenza sono componenti dell'animo del poeta indispensabili per una poesia "pulita" scevra dal benché minimo sospetto di essere lucrativa per l'edonismo poetico del lo scrittore. Quindi prendo per buono ogni testo che trasmetta il senso di rabbia ed impotenza a fronte di calamità e guerre fidando dell'animo del poeta che lo scrive. Mi rimane difficile invece apprezzare uno scritto che mette arbitrariamente al bando questo genere di poesia conservandone tuttavia le stesse caratteristiche.
  • Teresa Tripodi il 31/05/2012 14:54
    dedicare versi al temolio della terra come dici tu... non è cosa cattiva... ma bensì testimonianza del fatto che qualcuno a un cuore tra le righe e manifesta cosí un sebrimento... i paroloni sia banali che sofiaticati sono modi di scrivere personali... puoi manifestare rabbia contro chi usa mezzi televisivi per far notizia ed attirare notizia... ma se uno scrittore manifesta il suo sdegno la sua paura il suo modo di fermare il ricordo... no... su questo non posso essere d'accordo con te Aldo... come vedi anche tu a tui modo hai dedicato versi al terremoto. Ciao

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