nel mentre l'afflizione
l'animo scoloriva
rendendomi
ombra fra le funeste
ombre
nel grido estremo
del dolore,
tu, Vita,
hai lascito che trapelasse sole
nell'angoscioso pensare,
che tra le immote ceneri
guizzasse ancora una fiamma,
che scivolasse rugiada
sulle giunchiglie riarse
e mi sciogliessi in un sorriso
come il ghiaccio al primo tepore.
Come un'amica fedele
sapendo di rincontrarmi
a lungo m'hai atteso,
provvida giardiniera
hai reciso dal mio albero
i secchi rami,
legna che accatasto
per il fuoco dei ricordi.
Nuova semente hai sparso
per donarmi il tempo
dell'attesa,
soffiando a guance piene
sulle nubi,
più sereno è
il cammino tracciato.
Con spirito ritemprato
da turpi umori ora rifuggo
e nel precipitoso andare
mi soffermo,
quando il tuo specchio
mi riflette.
Baciami , Vita,
baciami ancora,
baciami sempre.
Che sia il tuo bacio
come di focoso amante,
così prepotente
da rubarmi
fin l'ultimo
dei respiri!