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Le comari mute

Cala l'unghia
dagli occhi lagrimosi
bagnati di passato
rosso sangue.
Graffia e duole
al passaggio sulla gota
lasciando in mezzo ai pori
una scia bianca.

(Non sono io
quell'uomo nello specchio
ma solo l'ombra
evasa dalle mura).

Penso
e nella gola urlo
zittendo le parole
dette dietro,
scherno ed invidia
figlie della stessa madre
come comari mute
ai bordi di un dolore.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Ferdinando il 13/10/2015 09:47
    stupenda... complimenti.
  • senzamaninbicicletta il 03/06/2012 11:52
    magnifica e colma di un gran bel significato. Ben scritta bei versi bella poesia, complimenti

2 commenti:

  • mauri huis il 20/07/2012 11:39
    Ottima poesia, complimenti.
  • Anonimo il 03/06/2012 14:11
    Sei veramente un poeta, Alessandro