Siamo byte di memoria
sul computer di un bimbo
che gioca la guerra nel mondo,
Siamo stringhe di numeri vuoti
combinate con cose da dire,
affannati in questo andare e venire,
un po' vagabondo.
Sono solo illusioni i giorni nel tempo.
a un programma impostato a finire,
non può essere dato un nuovo finale,
quando, già vissuto, avrà per morire, solo quel tempo.
Un percorso determinato,
a cui nome è stato dato " destino",
ma intanto il bimbo ha giocato,
premendo a caso, un pulsante qualunque,
sulla grande tastiera, comunque,
giocando alla guerra,
decidendo, in quel tempo,
del tempo del mondo.