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La sirena del mare

Sirena del mare,
mio sogno solare,
sei l'incanto dell'estate
e sulle tue onde
mi fai navigare
ma se c'è vento
mi spingi a veleggiare.
Un dì avverso, però,
correva l'anno scorso,
un ordine controverso
di pronto soccorso
mi fece naufragar.
Per tal irriverente servizio
ti recidivò la sindrome
di una banale caduta
e l'intera estate,
proprio in piena calura,
prigioniera rimanesti
tra cocenti mura.
Con il mar che ti desiava,
mia dolce ondina,
seppur non sei la Pellegrino,
senza le tue onde marine
davver mi vidi perso
e rischiai di annegar.
Non più intravedevo
quella tua dolce imago
che, al suo canto,
mi spinge a poetar.
Ormai da molto tempo
la mia mente peregrina
in perenne contrasto
con la sua anima birichina
soffre di affettiva carenza,
e qui il mio vero io,
in tutta coscienza,
finanche ti confida
un suo piccolo difetto,
quell'innocente vizietto
con cui in testa versifica
e in poesie riversa
il suo amor esuberante
che lo rende solo tremante
ma mai sarò un segreto amante.
Proprio così mi diletto
e sfuggo il vuoto depressivo,
dal silenzio pensante diurno
a quel pensiero insonne
che mai mi fa dormire,
ma poi ricorro a te

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1 commenti:

  • karen tognini il 24/06/2012 12:39
    Splendida.. meravigliosa... la tua musa sara' felice di questi versi...

    Piaciutissima...

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