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Caldissimo pomeriggio

Reggio Emilia
caldissimo pomeriggio
nella campagna tua incolore.
Nessun albero
campi
nessun albero
campi.
Un treno attraversava
l'arsura della tua breccia.

Alla stazione un gioco d'aria
dalla porta a vetri
rinfrescava ragazzi bangladesh,
si muovevano fogli di giornale.

Un'estate opaca
s'allungava discinta sui tuoi selciati
lucidi e spossati.
Negozi con serrande abbassate
a mezzo
come nei paesi.

Gradevoli finestre verdi
appena socchiuse su geranei stinti
brusii e forse un pianto
dal ballatoio.

In quell'attesa di un inizio sera
guardavo la schiuma della birra
ritirarsi sopraffatta da un malore.

"A Treviri in Germania
tutti si chiamano Marx
è la città del filosofo
ma non sono tutti comunisti."

Non so perché
feci questo pensiero a Reggio Emilia.

 

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6 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • STEFANO ROSSI il 27/06/2012 12:33
    Bellissima! non ho altro da aggiungere il finale è veramente geniale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  • salvatore maurici il 25/06/2012 10:02
    "Sotto un cielo di piombo" scorre la Pianura in un continuo di colture grasse di verde e capannoni, opifici frenetici degli emiliani. Ovunque gente boccheggiante sotto il caldo umido delle estati parmensi, ovunque nugoli di zanzare corsi d'acqua che come vene capillari percorrono questo vecchio corpo emiliano e lo arricchiscono d'ossigeno. "Gradevoli finestre verdi|appena socchiuse su geranei stinti" Un bel colpo d'occhio per le case che si mostrano accoglienti ed invitanti al visitatore.
    Che dire di questa bella poesia di Maria Teresa? Avrei voluto essere io a pensarla, scriverla... mizzica chi raggia, menu male chi Chissa ddocu eni amica!
    Brava
  • mario durante il 25/06/2012 01:33
    Come capita a molti, certe sensazioni in luoghi e momenti rimangono.
    Quanto rimane indelebile nella nostra mente? Ci stupiamo dei ricordi a primo giudizio insignificanti, ma quell'insignificante nasconde una correlazione indelebile.
    Piaciuta e condivisa.
  • Raffaele Arena il 24/06/2012 14:45
    Reggio Emilia è una terra meravigliosa, che purtroppo ora in alcune sue parti soffre la paura di una vibrazione continua. Personalmente presumo che in questa tua bella poesia, sei come andata a "sentire" questa sensazione di dolore, e da persona sensibile poeta quale sei, l'hai riprodotta, come una voce te la indicasse d'obbligo. Bella. Piaciuta!
  • Rocco Michele LETTINI il 23/06/2012 15:50
    Un luminoso decoro pomeridiano...
    BRAVA MARIATERESA... CIAO

6 commenti:

  • sergio il 10/07/2012 14:27
    bella, calda e molto descrittiva. Poetica all'estremo "la schiuma della birra ritirarsi sopraffatta da un malore". Apprezzata
  • mauri huis il 30/06/2012 19:52
    Strana composizione questa, della quale non ho un'opinione ben precisa. Non mi dispiace né mi fa impazzire. Forse, anzi sicuro, ho visto troppa valpadana. Meglio Treviri, oggi Trier, molto romana pure quella ma molto meno afosa. Un saluto. Mauri.
  • loretta margherita citarei il 23/06/2012 17:57
    apprezzatissima complimenti
  • Marco Del Borrello il 23/06/2012 17:25
    Come dice sempre mia nonna per non avere caldo basta essere calmi, la calma fa diventare freschi dentro, so che è difficile ma quando si raggiunge la calma si sta da paradiso!!
  • vincent corbo il 23/06/2012 11:08
    Immagini, sensazioni, pensieri con il caldo che fa da cornice. L'incontro con un paesaggio e i suoi movimenti stanchi fa emergere riflessioni parallele come se un altro mondo fosse visibile in controluce.
  • Giuseppe Amato il 23/06/2012 10:38
    In certi casi il caldo afoso associato al nome insistente dell'ideologia associata alla topomastica fa sgorgare serie riflessioni ciao

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