Il mio passo di notte
si avvicina al nero specchio
del lago
vulcanica fierezza
spenta
e silenziosa nonostante
il rumore di canti stonati
della riva.
Non restituisce sapienza
il lago ma una voce
scura
che sa fare eterne
le ombre alla ricerca
di acqua che trattiene
sorgenti dove fioriscono
le gialle ortiche
E le isole come due petali
non vogliono lasciare
la festa della primavera
o le regali ortensie estive
vestite di merletti intrecciati
di fantasie
al mattino
quasi camicie di ragazze che
coprono il sorriso dei loro
seni.
Nel contemplare la bellezza
potremmo trovare qui
la vera voce dei sogni
calore nascosto e
ricordi che pungono...